Copparo
26 Luglio 2017
Patente restituita a una donna di 42 anni. L’alcoltest solo due ore dopo

Ubriaca dopo l’incidente, ma sul divano di casa sua

di Redazione | 2 min

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Coccanile. Era stata trovata completamente ubriaca dopo un incidente in auto. Ma solo due ore dopo dai fatti e quando era ormai comodamente seduta sul divano. Era il 5 gennaio quando alla guida della propria auto, a Coccanile, A.J., 42enne di nazionalità polacca, causò un sinistro stradale che coinvolse anche un’altra vettura.

La donna uscì dall’auto, verificò che l’altro conducente non si fosse fatto nulla e guidò la vettura incidentata verso la carrozzeria più vicina. Erano le 13.20. 

Qui lascia la macchina in riparazione e si fa accompagnare a casa, dove la troveranno alle 15 i carabinieri della stazione di Ambrogio che, dopo il sopralluogo sul luogo dell’incidente, rintracciano l’auto dal carroattrezzi e da qui risalgono al nome e all’indirizzo della signora.

La trovano completamente ubriaca, con un tasso alcolemico – come risulterà dall’alcoltest – superiore ai 3 g/l. Da qui la denuncia per guida in stato di ebbrezza, il ritiro della patente e il sequestro della macchina.

In sede amministrativa l’avvocato Filippo Sabbatani impugna il provvedimento di sospensione per due anni disposto dalla prefettura di Ferrara e fa ricorso al giudice di pace. In giudizio dimostra che non c’è la certezza della guida in stato di ebbrezza, dal momento che l’alcoltest è stato effettuato quasi due ore dopo e in un contesto geografico diverso da quello dell’incidente.

Contemporaneamente il legale produce un certificato medico che attesta la non abitudinarietà della sua assistita all’uso di alcol. Il giudice accoglie la tesi difensiva e dispone la restituzione della patente.

Ora servirà dimostrare la stessa ipotesi davanti al tribunale penale, presso il quale si incardinato il procedimento per la guida in stato di ebbrezza. Nel frattempo l’avvocato chiederà al gip il dissequestro dell’auto.

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