Attualità
22 Luglio 2017
Tour istituzionale tra aree ancora off limits e altre già percorribili. Della Seta: «Ormai ci siamo»

Tagliani al Meis: «Colpito da avanzamento lavori e risultato estetico»

di Redazione | 2 min

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“Sono sinceramente colpito dallo stato di avanzamento dei lavori e dal risultato estetico”. Il sindaco  di Ferrara, Tiziano Tagliani, ha incorniciato così la propria visita di venerdì al cantiere del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, il cui Cda ha poi accolto il prefetto Michele Tortora, ringraziato dal presidente del Meis, Dario Disegni, per la collaborazione offerta.

A guidare Tagliani lungo l’itinerario che si snoda da Rampari San Paolo, la responsabile unico del procedimento, Carla Di Francesco, lo stesso Disegni e la direttrice del Meis, Simonetta Della Seta, insieme alla direttrice del cantiere, Angela Ugatti, e al direttore operativo Andrea Frabetti. Per l’occasione, hanno raggiunto il cantiere anche gli altri consiglieri di amministrazione: il vicesindaco Massimo Maisto, l’assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, Massimo Mezzetti, e Renzo Gattegna, ex presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane – Ucei.

Tra aree ancora off limits e altre già percorribili, la visita è servita a illustrare le logiche di accesso e di percorrenza, l’articolazione degli spazi e alcune delle caratteristiche che il Museo comincia a rivelare: dall’acciaio lucido, a specchio, dei parapetti intorno al ballatoio, alle resine bianche posate sui pavimenti del primo e del secondo piano, con la variante alla veneziana – un legante grigio punteggiato da inserti bianchi – al piano terra; dai corpi illuminanti e gli infissi in corso di installazione alle travi in legno, sottoposte a décapage e imbiancate per armonizzarle con l’ambiente circostante e mantenere le superfici neutre, “visto che il colore dovrà venire in senso letterale e metaforico dai contenuti che riempiranno il Meis”, come ha suggerito l’architetto Di Francesco.

Il futuro usato dalla Rup è, in realtà, un tempo molto prossimo, come ha chiarito Della Seta: “Quella di trasformare un carcere in un museo è una sfida importante e complessa, ma ormai ci siamo: la consegna del blocco C è prevista per il 25 agosto e il 18 settembre inizieranno gli allestimenti del nuovo percorso espositivo “Ebrei, una storia italiana. I primi mille anni”, che verrà inaugurato il 13 dicembre”.

Una data da segnare in agenda, anche perché – ha rilevato Maisto – “andiamo a studiare i musei in giro per l’Europa, quando ne abbiamo uno così in casa. E pensare che non più tardi della campagna elettorale del 2014, nel corso di un incontro pubblico, ci fu chi pronosticò ‘Non lo finirete mai!’. Peccato che stia venendo fuori un gioiello…”.

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