Mentre aspettavo un amico che necessitava di una visita, ho dato un’occhiata ai parcheggi, ai piazzali e alle vie che circondano l’ospedale di Cona.
Ho notato che fra il parcheggio 1 e il parcheggio dell’università ci sono i famosi “panettoni” gialli, che dovrebbero consentire ai pedoni di camminare con sicurezza ai lati del viale che separa i due parcheggi.
Ma dal parcheggio 1 non esce nessuno a piedi perché non ci sono varchi, mentre dal parcheggio degli universitari esce un certo numero di persone. Non esiste però alcun passaggio o vialetto nei pressi della sbarra, per cui occorre camminare fra gli sterpi e l’erbaccia. Finché c’è il sole, pazienza, ma quando piove ci si infanga e non poco!
Qualcuno dirà che l’uscita “ufficiale” è quella adiacente all’ingresso 2. Ma allora per quale motivo è stato realizzato il corridoio delimitato dai “panettoni”, ad uso proprio dei pedoni, come dichiarato dai tecnici alla stampa tempo fa? Se il corridoio serve, occorre renderlo accessibile. Se non serve, perché è stato realizzato? Invito pertanto i responsabili tecnici dell’Università a realizzare un vialetto (costa poco!) per consentire agli utenti del parcheggio universitario di uscire senza difficoltà per accedere al viale che separa i due parcheggi citati.
Ho notato poi che gli studenti, nei giorni di sole, si contendono l’esigua ombra dei due alberelli che si trovano danti alle aule didattiche. E buttano le cicche per terra in quanto non vi sono contenitori idonei. Perché non costruire una modesta pensilina, situare un contenitore per le cicche e piazzare un paio di panchine davanti all’uscita delle aule didattiche?
Qualcuno potrebbe dire: ma i contenitori ci sono e si trovano davanti alle aule destinate a convegni e conferenze. Già, ma i contenitori non hanno alcuna coperture. Per cui, ogni volta che piove, il loro contenuto fuoriesce e si spande davanti all’entrata delle aule destinate a congressi e convegni. Davvero un bel biglietto di presentazione, caro Dott. Carradori!
Ultima nota dolente: è così difficile posizionare dei cestini per i rifiuti nei parcheggi? Ho visto un disabile che ha dovuto percorrere almeno duecento metri per recarsi sotto la pensilina grande (quella con i simboli esoterici di cui nessuno ha mai spiegato il significato o indicato gli ispiratori) a buttare una cartaccia.
La buona gestione comincia dalle piccole cose. Direttore generale, se ci sei batti un colpo!
Rino Bonora
P.S. Sono stati spesi – secondo quanto riferito dalla stampa – oltre 10.000 euro per la nuova segnaletica (con sole, luna e stelle). Ho condotto una piccola indagine chiedendo a quelli che ho incontrato all’uscita se i nuovi cartelli erano stati di qualche aiuto. Nessuno si era accorto della nuova segnaletica o ne aveva capito il senso…
I soldi per i cartelli sono stati trovati. Quelli per i cestini portarifiuti nei parcheggi no… A sen a post!