Attualità
26 Giugno 2017
L'ex deputata si racconta in ‘Il coraggio di essere una farfalla’: "Noi trans scegliamo la nostra anima al nostro corpo"

Vladimir Luxuria: “La discriminazione non è questione di classe ma di ignoranza”

di Redazione | 4 min

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Il bullismo, la questione gender nelle scuole, la fede cristiana, il rapporto con il proprio corpo, l’evoluzione del mondo Lgbti negli anni e la sua esperienza come prima trans nel parlamento italiano. Sono questi alcuni dei temi trattati da Vladimir Luxuria durante la presentazione del suo ultimo libro ‘Il coraggio di essere una farfalla’ all’incontro organizzato dalle associazioni Lgbti ferraresi durante la rassegna ‘Drink a book’ ospitata all’Ibs.

L’introduzione è tutta politica ed è una vera bordata al Movimento 5 Stelle sulla questione delle unioni civili. “Conosco da molti anni Rocco Casalino (responsabile della comunicazione grillina ndr) che agli inizi di febbraio mi ha telefonato preannunciandomi un post di Grillo sul suo blog in cui si dichiarava contrario alla step child adoption – dichiara la ex deputata -. La motivazione di questa marcia indietro era dovuta al fatto che avevano svolto una indagine al loro interno tra i loro votanti e avevano scoperto che molti erano contrari”.

Non risparmia stoccate un arrabbiato Flavio Romani (presidente Arcigay) che ricorda come “il M5S ci ha appoggiato molto inizialmente e ricordo diversi interventi del deputato Airola che abbiamo invitato spesso per parlare del tema. Oggi condanniamo il loro comportamento e possiamo dire che è un movimento inutile per le associazioni Lgbti”.

E ancora: “Tante volte ho discusso e accusato il Pd ma oggi le mie critiche ed il mio disappunto va tutto al Movimento 5 Stelle – prosegue Romani -. Tutte le loro spiegazioni forniteci al momento della votazione erano poco credibili ed oggi abbiamo avuto la reale motivazione di come sono andate le cose”.

La discussione svolta sull’ultimo lavoro di Vladimir Luxuria: “Ho avvertito l’esigenza di scrivere un libro sul rapporto con il proprio corpo e il sapersi accettare – afferma l’autrice -. C’è tanta ignoranza e strumentalizzazione su questo tema”.

Secondo l’ex deputata “il bullismo e l’omofobia quando io frequentavo la scuola non esistevano perché erano considerate cose normali e i gay vittime di pestaggio che andavano in questura per denunciare l’accaduto si sentivano rispondere ‘beh, ma tu che ci facevi lì’. Andare a parlare di gender e bullismo nelle scuole non significa trasformare gli etero in gay ma dare degli strumenti ad un possibile violento, omofobo o misogino per capire e cambiare”.

“Noi trans abbiamo deciso di non reprimere e sacrificare la nostra anima al nostro corpo ma di farla prevalere su quest’ultimo e questo è un concetto che i cattolici dovrebbero capire bene” tuona Vladimir Luxuria, che ricorda “le moltissime frequentazioni da adolescente alla mia parrocchia, ma ho sempre avuto la convinzione che etero, gay, lesbica o trans si nasce. A 15 anni quando la femminuccia che era in me voleva uscire sono andata dal mio parroco per dirgli la verità e la sua risposta fu ‘se vuoi continuare a seguire la parrocchia devi dimenticartene”.

Per l’ex deputata quello fu un momento difficile come racconta successivamente: “All’inizio gli ho dato ascolto ma poi mi sono ritrovata davanti alla scelta tra me stessa e la mia fede – chiosa l’autrice -. Mi sono sentita come se una persona nel mio stato non potesse avere il diritto alla fede ma per fortuna poi ho incontrato il buddismo e don Gallo che è stato un vero dono di Dio e che mi ripeteva spesso ‘se preghi sinceramente a Dio o chi per lui non interessa quello che sei’”.

“Quando sono diventata parlamentare nel 2006 ho capito subito l’importanza e l’impatto di questa cosa per il mondo trans e l’idea che oggi una persona possa avere una vita lontano dalle strade, a cui viene spesso indotta, è un grande successo” sostiene ancora Vladimir Luxuria che fa l’elenco di alcune donne transessuali che hanno lavori di tutto rispetto ed in particolare si concentra su una di queste che fa la scaricatrice di porto a Genova. “La discriminazione non è questione di classe ma di ignoranza – tuona l’ex deputata -. ci sono parlamentari delle Repubblica e oggi eurodeputate (il riferimento è a Elisabetta Gardini ndr) che si preoccupano di dove vanno i trans a fare pipì e scaricatori di porto che accettano una compagna trans al proprio interno”.

Il finale è tutto dedicato al cyberbullismo e all’incontro organizzato dal programma tv Le Iene che gli ha fatto conoscere uno dei suoi principali hater sui social network. “Quando è entrato in macchina e mi ha visto ho capito cosa significa sbiancare – sorride Vladimir Luxuria -. Questo incontro mi ha fatto capire che molto spesso i leoni da tastiera sono persone ignoranti, sfigate e senza una vita che hanno una aggressività interna che non riescono a sfogare e devo ammettere che mi ha fatto anche un po’ pena”.

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