“La manovra Finanziaria approvata negli ultimi giorni avrà effetti dirompenti sulla vita di lavoratori e cittadini, andando a tagliare il trasferimento dei fondi a Sanità pubblica e privata e agli enti locali di 14.5 miliardi di euro in due anni e causando un evidente peggioramento del sistema dei servizi socio-sanitari. Tradotto significa chiusura dei servizi e perdita di migliaia di posti di lavoro, in special modo per i precari”.
Sono le parole della Funzione pubblica della Cgil, per la quale “l’idea di welfare si fonda sulla centralità dell’individuo, facendone “soggetto” e non “oggetto” dei servizi”.
Per questo la Fp ritiene “doveroso un approfondimento con i parlamentari ferraresi e con le istituzioni locali, in quanto riteniamo che i primi possano e debbano adoperarsi in Parlamento per cambiare una Finanziaria profondamente iniqua, gli altri che devono governare i servizi ed il welfare locale”.
Per queste ragioni e in previsione dello sciopero generale del 25 giugno prossimo, contro la manovra Finanziaria, la sigla della Camera del Lavoro ha organizzato a Ferrara il 18 giugno dalle 21 presso la Sala del Borgonuovo in v. Cairoli, 32 l’iniziativa “Il danno comune: la manovra finanziaria e un nuovo modello sociale: dal welfare universalistico al cittadino-cliente. Riflessioni sulla manovra economica del Governo che taglia i servizi, penalizza i cittadini e umilia il lavoro pubblico”.
Coordina Sabrina Provenzani, giornalista Rai, redazione di ”Annozero”, partecipano: Maria Teresa Bertuzzi, senatrice; Alessandro Bratti, deputato; Tiziano Tagliani, sindaco di Ferrara; Riccardo Baldi, direttore generale azienda ospedaliero-universitaria “S.Anna” di Ferrara; Giuliano Guietti, segretario generale Cgil Ferrara. Introduce Cristiano Zagatti, segretario generale Fp Cgil Ferrara.
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