Lettere al Direttore
12 Giugno 2017

Le biblioteche come luoghi di inclusione e coesione sociale

di Redazione | 1 min

Le esperienze più innovative a livello nazionale e internazionale dimostrano come sia necessario reintepretare il ruolo delle biblioteche pubbliche affinchè possano essere sempre più rispondenti ai bisogni e alle domande della propria comunità di riferimento.

L’intero settore oggi risente di mancanza di investimenti, di autoreferenzialità e di assenza di una progettualità dinamica aperta al ​confronto e al cambiamento, serve una nuova progettualità per le biblioteche e per i servizi offerti.

Le biblioteche andranno sempre più pensate, progettate ed agite come luoghi di inclusione e coesione sociale, capaci di trasformarsi in sintonia con i cambiamenti dei pubblici, delle tecnologie, delle relazioni sociali ed economiche del territorio in cui si trovano e con cui si relazionano.

I bibliotecari dovranno essere quindi costantemente aggiornati rispetto alle trasformazioni in atto per continuare a rivestire l’importante ruolo di facilitatori per l’utenza nella ricerca di informazioni e contenuti attraverso nuovi linguaggi e nuove tecnologie. 

E’ necessario riposizionarsi sui nuovi bisogni informativi, di conoscenza, di utilizzo del tempo libero, riconoscendo i bisogni dei cittadini e adeguandosi costantemente ai veloci cambiamento in atto, ampliando la gamma dei servizi e delle opportunità, offrendo occasioni di incontro, di esperienza, di crescita individuale e collettiva, di momenti di socialità e di benessere, in spazi inclusivi e accoglienti.

Piera Fiorito, responsabile del settore Biblioteche della Cooperativa ferrarese Le Pagine

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