Economia e Lavoro
5 Giugno 2017
In Camera di Commercio si fa 'pace' in un mese e mezzo: crescono le mediazioni con un bel risparmio per le aziende ferraresi

Imprese, non litigare fa risparmiare oltre 2 milioni

di Redazione | 2 min

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Ben 2.774 le liti risolte dal 2011 ad oggi; 41 i giorni di media necessari per la composizione dei conflitti; 119mila euro il valore medio delle controversie gestite; 2 milioni e 355mila gli euro risparmiati dalle imprese ferraresi. Sono i numeri – di assoluta eccellenza nel panorama nazionale – dell’ufficio Conciliazione della Camera di commercio, che, nei soli primi 5 mesi del 2017, ha visto crescere di un altro 60% il totale delle mediazioni (213) portate a termine.

“Nella vita – ha evidenziato Paolo Govoni, presidente della Camera di commercio di Ferrara – può capitare a tutti di essere coinvolti in conflitti che creano delle fratture in un rapporto. Quando, poi, si tratta di conflitti in cui una o entrambe le parti coinvolte sono delle imprese, non solo la frequenza di questi conflitti sale vertiginosamente, ma diventa prioritario, al tempo stesso, considerare la tempestività con la quale si risolve la controversia e la capacità delle parti di mantenere un buon rapporto anche dopo aver risolto la lite”.

“Vista dal punto di osservazione della Camera di commercio dunque – ha proseguito Govoni – l’evoluzione normativa che ha portato alla riforma della mediazione civile è un percorso che può e deve portare ad un fortissimo recupero di competitività del sistema-paese liberando preziose risorse per il rilancio del suo sistema produttivo. Ma anche, in prospettiva, un magnete altrettanto forte per riguadagnare attrattività agli occhi degli investitori internazionali, fino ad oggi spesso scettici sull’opportunità di inserire il nostro Paese nelle proprie strategie di sviluppo”.

A far litigare di più gli imprenditori ferraresi – fa sapere la Camera di Commercio – i contratti bancari (13%), cui si aggiungono le liti in materia di diritti reali, successioni ereditarie e locazione. Numerosi, poi, i vantaggi fiscali per chi intraprende i percorsi di giustizia alternativa: tutti gli atti del procedimento di mediazione sono esenti da imposta di bollo e da ogni altra spesa, tassa o diritto di qualsiasi specie e natura. Il verbale di accordo è esente dall’imposta di registro sino al valore di 50.000 euro e, in caso di successo della mediazione, le parti avranno diritto a un credito d’imposta fino a un massimo di 500 euro per il pagamento delle indennità complessivamente dovute all’organismo di mediazione.

Per maggiori informazioni contattare l’organismo di conciliazione ai numeri 0532/783.923-940-942 o all’indirizzo e-mail conciliazione@fe.camcom.it.

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