Economia e Lavoro
11 Maggio 2017
Vertenza sulle condizioni contrattuali di 85 dipendenti

Carrellisti Versalis. Adl Cobas e M5S contro la coop l’Unione

di Redazione | 2 min

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di Simone Pesci

Adl Cobas e Movimento 5 Stelle uniscono le forze e scendono in campo insieme per rivendicare i diritti dei lavoratori legati alle condizioni contrattuali in essere, a seguito di un cambio di appalto che ha riguardato quasi 85 dipendenti operanti nell’impianto Versalis del Polo Industriale di Ferrara.

Il problema nasce infatti nell’aprile del 2013 quando gli 85 dipendenti di due cooperative ferraresi (CoopSer e Ageste) vengono assorbiti dalla società Carrellisti “L’Unione” con sede a San Giorgio di Mantova. Alla società subentrante, fa sapere Adl Cobas, “vengono imputate l’applicazione della retribuzione che ha per riferimento la retribuzione di gennaio 2011, che risulta avere una discrepanza di quasi 100 euro rispetto al Ccnl 2013/2015 in vigore in quel periodo”. Inoltre la stessa sigla sindacale tiene a denunciare come “alcuni istituti contrattuali, nello specifico la tredicesima, la quattordicesima, le maggiorazioni che escludono scatti d’anzianità e il superminimo assorbibile, il lavoro festivo/notturno e le ferie, sono calcolati solamente sulla base di alcuni degli elementi che compongono la retribuzione”.

Un’ulteriore critica riguarda “la presenza dello stato di crisi dell’azienda votato in assemblea straordinaria a settembre 2015 in essere fino a dicembre 2017, che di fatto blocca ogni possibile adeguamento contrattuale e il tentativo di proroga dello stesso per tutto il 2018 nell’assemblea convocata ad aprile, nonostante il tema non fosse all’ordine del giorno”.

Situazione giudicata “inammissibile perché lo stato di crisi va discusso solamente in un’assemblea straordinaria e fortunatamente il lavoro tempestivo dei soci-lavoratori di Adl Cobas ha impedito che tale grave decisione fosse approvata”. L’organizzazione sindacale denuncia il sistema attuale che, a suo avviso, “minaccia i lavoratori di perdere il lavoro ad ogni cambio di appalto, aumentando di fatto la precarietà e la ricattabilità dei lavoratori”.

Il Movimento 5 Stelle si affianca ai lavoratori definendo la collaborazione un elemento “fondamentale dell’intera gestione dello stato di crisi aziendale, che non può essere unilaterale”. Ilaria Morghen, consigliera comunale del movimento pentastellato annuncia che nel corso dei mesi si è “più volte provato ad aprire un dialogo che prendesse in considerazione la situazione contrattuale tenendo conto l’applicazione integrale dei contratti nazionali, ma abbiamo ricevuto solamente una totale chiusura”. Il problema principale sta nel “sistema riconducibile ai percorsi di internalizzazione, che legato a una crescente logica del contenimento dei costi incidono fortemente sui contratti e sul prezzo del lavoro”, annunciano in una nota i vertici del M5S che auspica la partenza di “una riflessione utile a recuperare nuove misure di intervento sul mercato del lavoro”.

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