Terre del Reno
25 Aprile 2017
Il candidato sindaco di "Cambiamo Davvero", Gaia Fabrizia Righi, si scaglia contro le facili promesse da campagna elettorale

I programmi elettorali e la realtà: “Non credete alle favole”

di Redazione | 3 min

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Terre del Reno. La candidata sindaco di “Cambiamo Davvero”, Gaia Fabrizia Righi, si scaglia contro le facili promesse da campagna elettorale, i programmi elettorali che bolla come “favole” che “si trasformano in bugie”.

“Anche noi, certamente, condividiamo il libro dei sogni: chi non lo farebbe?  Tuttavia – spiega Righi – noi “Cambiamo Davvero” anche il modo di confrontarci con gli elettori: vogliamo cambiarlo veramente. Come? Per esempio, evitando di raccontare favole come il miglior Collodi, il padre di Pinocchio. Evitando di proporre cose che però poi inevitabilmente si trasformano in bugie disattese e imbarazzanti, per colpa di altre cose, molto meno poetiche e molto meno affascinanti delle prime, come le risorse – i soldi – e i numeri che servono per contarli. Nel caso di specie, nel caso di Terre del Reno, la mancanza di copertura finanziaria o la mancanza di conoscenza della reale entità dei finanziamenti per la fusione e per la ricostruzione”.

“Ci rendiamo conto – aggiunge la candidata sindaco – di essere molto meno attraenti per il grande pubblico, per la comunità di Terre del Reno chiamata alle elezioni il prossimo 11 giugno, ma di certo siamo più aderenti alla realtà. Siamo, vogliamo assolutamente essere, più fedeli al mandato che chiediamo ai cittadini. Pensiamo ad una ricetta molto semplice, e altrettanto efficace: piedi per terra ed un patto con gli elettori fattibile e documentabile, senza fanfare per creduloni. Senza specchietti per le allodole, senza grandi progetti che resteranno solo parole stampate su un volantino elettorale. Siamo stanchi delle promesse fatte in prossimità delle urne, riproposte ciclicamente dalle stesse persone, dagli stessi schieramenti che ripropongono con noncuranza e disinvoltura tutte le cose che non hanno fatto, pur avendo avuto tutto il tempo e il modo di farle. Faremmo di tutto per far progredire Terre del Reno, tranne trasformarci nei classici dischi rotti che si inceppano e ripartono ogni cinque anni, suonando la solita stanca musica”.

I propositi di “Cambiamo Davvero” sono subito dopo elencati, a partire da ciò che sarebbe stato trascurato finora: “La vivibilità di un territorio dimenticato e sfruttato,  il miglioramento della qualità della vita dei cittadini, in paesi devastati dal degrado ambientale (che abbiamo iniziato a raccontare e denunciare sulla nostra pagina, seguiteci perché la carrellata sarà lunga e imperdibile) e dall’incuria, disorientati dalla disorganizzazione dei servizi comunali post fusione, e preoccupati per la loro sicurezza. La ricostruzione è stata già pianificata, seguirà il suo corso se le risorse del nuovo comune lo consentiranno: noi abbiamo il coraggio di dirlo, senza illudere nessuno. Noi di “Cambiamo Davvero” intendiamo costruire innanzitutto una nuova comunità, e una nuova comunità ha bisogno di servizi efficienti a cui rivolgersi e di cui usufruire, di un ambiente curato e valorizzato in cui vivere e muoversi, e di un tessuto sociale solido di cui sentirsi, orgogliosamente, parte”.

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