Cronaca
22 Marzo 2017
E' l'operazione più rilevante effettuata nel 2016 dalla Guardia di Finanza di Ferrara. Illustrato il bilancio dell'attività di un anno

Scoperte società offshore ed evasione per 30 milioni

di Redazione | 5 min

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Dagli evasori totali e internazionali alle irregolarità negli appalti, fino al riciclaggio e ai reati fallimentari. E’ un’attività a 360 gradi di contrasto agli illeciti economici e fiscali, quella svolta nel 2016 dalla Guardia di Finanza di Ferrara, che ha portato a risultati di rilievo. “La nostra soddisfazione – dichiara il comandante provinciale Giovanni Lancerin – è di essere riusciti a essere presenti in un ampio spettro del controllo dell’economia provinciale”.

I numeri infatti parlano chiaro. Nell’ambito del contrasto all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali, la Gdf di Ferrara ha compito 250 verifiche e controlli amministrativi, oltre al 52 indagini di polizia giudiziaria, scoprendo 46 evasori totali sconosciuti al fisco e denunciando 77 persone, di cui 37 per reati gravi connessi alla frode fiscale(fatture o documenti per operazioni inesistenti). Tutto questo ha portato a proposte di sequestro di beni per un valore di circa 10 milioni e alla confisca di immobili per oltre 3 milioni nei confronti di un’organizzazione criminale dedita alla frode fiscale. Rilevante l’attività nell’ambito dell’evasione fiscale internazionale, con irregolarità contestate per 30 milioni di euro a carico di due organizzazioni non dichiarate in Italia da parte di imprese estere, nonché di due società operanti di fatto sul territorio italiano che avevano fittiziamente localizzato all’estero la propria attività. La Finanza ha inoltre controllato il settore delle locazioni immobiliari, con particolare attenzione alla zona Gad, contestando redditi non dichiarati per circa 20mila euro e accertando numerose violazioni per omessa comunicazione alle autorità della presenza di cittadini stranieri di origine extracomunitaria. Non meno importante l’opera di contrasto al lavoro nero e irregolare: i circa 30 interventi eseguiti hanno portato alla scoperta di una ventina di lavoratori ‘in nero’, di cui 6 clandestini, e un centinaio di lavoratori irregolari, con 4 provvedimenti di sospensione dell’attività e 5 datori di lavoro denunciati per aver occupato lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno.

Quanto al contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica e all’illegalità nella pubblica amministrazione, le Fiamme Gialle hanno indirizzato la propria attenzione alla “tutela delle uscite”. Un danno erariale di 7,3 milioni è stato segnalato alla Corte dei Conti nel corso dei 44 interventi nei settori degli incentivi alle imprese, dei fondi strutturali, della politica agricola comune, della spesa previdenziale e degli appalti. Monitorati anche i fondi della ricostruzione post sisma, con interventi che hanno permesso di accertare casi in cui gli immobili erano già inagibili prima del terremoto, con una indebita percezione di contributi pubblici per 60mila euro, mentre sono pari a 4 milioni quelli richiesti e per i quali è stata bloccata l’erogazione (7 le persone denunciate per il reato di indebita percezione di erogazioni in danno dello Stato). Indebite percezioni per un totale di circa 400mila euro, con 20 persone denunciate, sono state accertate in relazione alle risorse erogate dalla Comunità Europea nei settori dei fondi strutturali e della politica agricola. Con riguardo alla spesa previdenziale, sono state denunciate 5 persone che, nell’imminenza della pensione e a seguito di distacco sindacale, hanno indebitamente beneficiato di una contribuzione “aggiuntiva” a carico dell’Inps per un totale di cirac 800mila euro, che andava quindi a integrare l’ordinario trattamento pensionistico. Nel settore degli appalti sono state poi riscontrate irregolarità nelle procedure di affidamento adottate per 450mila euro e due persone sono state denunciate per abuso d’ufficio per aver utilizzato la procedura dell’affidamento diretto invece di quella a evidenza pubblica prevista dalla normativa.Quanto alle prestazioni sociali agevolate per l’esenzione del ticket sanitario, le irregolarità rilevate sono pari al 71% dei casi per un danno complessivo di circa 50mila euro.

Per quanto riguarda l’attività di contrasto alla criminalità economico-finanziaria, si segnala l’operazione che ha portato alla confisca di Villa Gulinelli e altri immobili, per un valore di circa 12 milioni, risultati nella disponibilità di un ferrarese di 68 anni gravato da numerosi precedenti, il quale ha utilizzato denaro di provenienza illecita per acquisire un consistente patrimonio immobiliare, in parte risultato intestato a prestanomi per impedirne l’aggressione. In materia di contrasto al riciclaggio sono stati verbalizzati 30 soggetti, di cui 25 denunciati, nonché individuate somme indebitamente acquisite e reinvestite per 3 milioni; inoltre, un’indagine su un caso di truffa sui fondi post-sisma ha portato al sequestro di beni e denaro per 400mila euro, ottenuti dagli indagati dalla Regione Emilia Romagna per lavori di ristrutturazione mai eseguiti e che erano poi confluiti in conti intestati a società di comodo. Nel settore dei reati fallimentari e societari sono stati effettuati 34 interventi e denunciate 70 persone, di cui 57 per il reato di bancarotta fraudolenta. Nell’ambito dell’abusivismo finanziario, infine, da segnalare un’indagine nei confronti di un promotore finanziario che attraverso artifici e raggiri si è appropriato di circa 1,3 milioni.

La Guardia di Finanza è risultata attiva anche nella lotta alla contraffazione e alla pirateria audiovisiva e informatica, con una trentina di persone denunciate e il sequestro di circa 20mila articolo contraffatti, pericolosi per la salute o recanti false indicazioni di origine e provenienza.

Non ultimo il controllo economico del territorio e il concorso alla sicurezza da parte delle Fiamme Gialle ferraresi. Duemila le pattuglie impiegate nel 2016 nell’ambito del servizio di pubblica utilità ‘117’, che hanno portato al sequestro di 53 chilogrammi di tabacco di contrabbando di provenienza est europea (3 persone denunciate), mentre nel contrasto dell’abusivismo nel settore della pesca in mare sono state riscontrate violazioni amministrative per 17mila euro e sequestrate attrezzature illegali del valore di 8mila euro (oltre a un peschereccio privo di autorizzazione per la pesca). Nell’entroterra sequestrati infine alcuni quintali di prodotto, in gran parte molluschi, che viaggiava privo dei documenti sanitari previsti.

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