Appena una settimana fa, in sede di discussione del nuovo Regolamento di Polizia Urbana, il Partito Democratico, per voce del suo Capogruppo, ha dato prova per l’ennesima volta di non aver la volontà politica di affrontare certe problematiche del nostro territorio. Si arrivò a dire che a noi di Destra “è stato lasciato campo libero sulla questione sicurezza, e ciò ha generato dei mostri”.
Secondo me è peggio lasciare la città in balia a degrado e spacciatori, come hanno fatto loro, e perciò sono orgogliosamente un mostro, se per aver tale appellativo basta occuparsi della difficile situazione in cui versa la nostra città. Ho appunto presentato un emendamento al Regolamento per colpire quegli accattoni molesti, intimidatori e aggressivi, che spesso incontriamo nei parcheggi o davanti le chiese. La mia proposta fu ovviamente bocciata in virtù della nota ideologia buonista e perbenista che tanto caratterizza i nostri amministratori. Non è servito ricordare ai membri della maggioranza che il debole da difendere non è l’accattone che con arroganza e insistenza va a pretendere monete in un parcheggio, ma è la signora anziana, la donna incinta o qualsiasi altra persona che subisce tale prepotenza. L’emendamento è stato bocciato ma appena sei giorni dopo si è verificato il primo caso di accattonaggio molesto ai danni dei frequentatori di una chiesa nel Borgo di San Luca, costretti a chiamare i carabinieri a causa dell’atteggiamento insistente e provocatorio di una coppia di mendicanti. L’ennesima smentita sul campo per questa amministrazione.
Nessuno pretende di accanirsi contro i deboli e gli ultimi della società, ma non è accettabile che una situazione di disagio personale giustifichi certi atteggiamenti di arroganza e prepotenza ai danni dei nostri concittadini.
Nel frattempo alla giunta e al PD tutto ciò non interessa e chi invece cerca di combattere questa ingiustizia deve accontentarsi di essere chiamato mostro.
Alessandro Balboni
Consigliere Comunale Fratelli d’Italia – AN