Attualità
21 Marzo 2017
Un momento pubblico per riunire le diverse realtà del territorio che svolgono e promuovono iniziative di partecipazione civica

‘Officina dei saperi’ per incidere nelle scelte del Comune

di Redazione | 3 min

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di Lucia Bianchini

Un momento pubblico per riunire le diverse realtà del territorio che svolgono e promuovono iniziative di partecipazione civica: questo lo scopo dell’incontro aperto “Officina dei saperi- verso una rete tra le comunità di pratiche” che si svolgerà giovedì 30 marzo dalle ore 18 al Centro sociale ‘Acquedotto’ di corso Isonzo 42.

Nei due anni di lavoro di Urban Center, che ha svolto una funzione di contatto tra i cittadini e l’amministrazione pubblica,  lo scopo principale è stato quello del miglioramento della città attraverso comunità di pratiche locali, con la collaborazione di singoli cittadini, associazioni, sport, volontariato e quella del 30 marzo – spiegano gli organizzatori- sarà l’occasione per fare il punto della situazione, capire come i ferraresi sentono di partecipare concretamente alla vita e alle scelte della città e per discutere di una possibile strategia di revisione dell’attuale regolamento per la partecipazione popolare, per introdurre nuovi strumenti di inclusione dei cittadini nelle scelte decisionali della pubblica amministrazione, oltre alle classiche istanze, petizioni e referendum, allo scopo di concludere entro il 2019 con cambiamenti concreti nei regolamenti e negli strumenti comunali.

“Sono stati due anni intensi, e il percorso di Ferrara mia andrà avanti con lo scopo di coinvolgere anche le frazioni – ha affermato Anna Rosa Fava, coordinatrice del progetto. Il desiderio è quello  di costruire delle reti di vicinato tra persone che vivono nella stessa comunità e che vogliono  collaborare  con l’amministrazione per rendere il luogo in cui vivono sempre più bello e a misura di cittadino. Abbiamo chiamato questo progetto ‘Officina dei saperi’ perché lavorando nel gruppo dell’amministrazioni ci si è resi conto che mettendo insieme i saperi professionali ma anche politici di ognuno c’è la possibilità di individuare nuove modalità di lavoro, ma anche i saperi dei cittadini sono fondamentali per creare in modo più coordinato ed efficace soluzioni che aiutino amministrazione e cittadini a lavorare insieme per la comunità”.

Officina dei saperi in particolare ha due obiettivi – come ha spiegato Anna Rosa Fava-: la sostenibilità economica dei progetti, cioè capire come progetti pensati dai cittadini potrebbero essere realizzati, e il riconoscimento delle pratiche attivate: il regolamento sancirà la possibilità di siglare patti di collaborazione tra amministrazione e singoli cittadini o gruppi informali o organizzati e modalità per essere protagonisti attivi  attraverso una partecipazione efficace. Si lavorerà infatti per attualizzare il regolamento sulla partecipazione, ormai datato e ripreso solo per eliminare le circoscrizioni, che però non sono state sostituite con altre modalità di partecipazione attiva dei cittadini.

La serata si svolgerà a partire dalle ore 18 con la presentazione delle comunità di pratiche e cittadini singoli che hanno aderito al progetto ‘Ferrara mia’ e la presentazione dei nuovi strumenti e regolamenti comunali nati dal lavoro di ‘Ferrara mia’: Carta dei beni comuni,  Regolamento dei beni comuni, Regolamento cura e riconversione del verde pubblico e di un documento informativo per le pratiche spontanee di cittadinanza attiva, carte che come hanno spiegato gli organizzatori, hanno un valore particolare perché sono state costruite con la collaborazione dei cittadini. Seguiranno un intervento del sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani e di Stefano Stortone, docente all’Università Statale di Milano ed esperto in processi partecipativi. Concluderà l’incontro un momento conviviale.

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