Eventi e cultura
18 Marzo 2017
Taglio del 'rullino' per il nuovo festival di fotografia

Riaperture, la sorpresa della Ferrara riaperta

di Redazione | 3 min

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È stata inaugurata venerdì 17 marzo a Ferrara la prima edizione di Riaperture, il festival della fotografia che riapre spazi chiusi della città con le immagini. Nella sede principale a Factory Grisù, ex caserma dei vigili del fuoco riconvertita negli ultimi anni a consorzio di imprese innovative, Giacomo Brini, presidente dell’associazione Riaperture, insieme a Massimo Maisto, vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Ferrara, hanno tagliato “il rullino” e dato il via a tre giorni di mostre, incontri, workshop e laboratori.

E’ la prima volta che la città estense ospita un festival di fotografia: fino al 19 marzo Riaperture porterà in città undici mostre di fotografi in spazi della città riaperti per l’occasione. Il programma di Riaperture prevede undici rassegne di fotografi di livello internazionale e altro ancora: workshop, letture portfolio, presentazioni, reading, proiezioni e laboratori per bambini. In mostra opere di Barbara Baiocchi, Giovanni Cocco, Simone D’Angelo, Danilo Garcia Di Meo, il progetto Disco Emilia, Francesca Ióvene, Luis Leite, Massimo Mastrorillo, Sara Munari, Luana Rigolli e Giovanni Troilo.

Sole, porte riaperte, nuova aria e vita all’interno di spazi mai visti prima, in alcuni casi, nemmeno dai ferraresi stessi: così la passione per la fotografia già da venerdì mattina ha iniziato a mescolarsi con la curiosità dei cittadini di vedere riaperto il portone di Palazzo Prosperi-Sacrati, splendido edificio di epoca estense in attesa di restauro, che ospita la mostra di Giovanni Troilo.

O ancora, lo stupore di entrare per la prima volta nell’Auditorium del Conservatorio ‘G. Frescobaldi’, incredibile viaggio nel tempo: uno spazio che possiede ancora la struttura in legno che conteneva l’isolamento acustico in amianto, poi bonificato, e in attesa di nuovi fondi per completarne il recupero. Per assonanza è sede della rassegna ‘Disco Emilia’, con foto di Gabriele Basilico, Andrea Amadasi, Hyena e Arianna Lerussi, sul passato e presente delle discoteche sulla via Emilia. La sorpresa c’è anche al Museo di Casa Romei, che apre il secondo cortile, abitualmente chiuso al percorso museale, per ospitare l’intimità del progetto ‘Monia’ di Giovanni Cocco: il racconto della vita della sorella disabile nello spazio più “intimo” dell’antica dimora. Riaperture però riapre anche edifici con meno valore architettonico ma comunque simbolo di esperienze comuni: l’ex Istituto Case Popolari, edificio degli anni ’30, con quattro rassegne, un ex negozio chiuso in centro storico e un’ex sede di un pub.

La prima giornata si conclude in serata con ‘Anatomia dei sentimenti’, il reading teatrale della fotografa Claudia Gori con la scrittrice Giulia Maria Falzea a Ferrara Off: spazio tea-trale che sorge dalla riapertura di uno spazio comunale dismesso.

Il programma di sabato prevede la proiezione alle 18 al Cinema Boldini di ‘Deserto Rosa / Luigi Ghirri’, film di Elisabetta Sgarbi presentato al Festival del Cinema di Venenzia nel 2009 e dedicato alla figura e alle immagini del grande fotografo emiliano, scomparso 25 anni fa. In sala sarà presente Elisabetta Sgarbi, per un appuntamento realizzato in collaborazione con Arci Ferrara e FIice Emilia-Romagna.

Ricco anche il programma di presentazioni e incontri: alle 11.30 a Factory Grisù la premiazione del concorso fotografico nazionale del festival, che ha registrato oltre cento partecipanti, con la presenza del presidente della giuria, il fotografo Mustafa Sabbagh. Alle 16.30 Massimo Mastrorillo, premio World Press Photo, presenterà il libro ‘Aliqual’, derivazione del progetto in mostra a Riaperture e dedicato al terremoto de L’Aquila. In programma anche laboratori per bambini che giocheranno con l’inquadratura attraverso macchine fotografiche di carta, per una serie di “kids lab” realizzati da Studio Ara (Lara Tonello) e Silvia Meneghini.

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