Sport
10 Marzo 2017
Servono 3,3 milioni per raggiungere quota 16mila posti. In caso di serie A, la sostituzione delle torri faro sarebbe la priorità

Spal. Come sarà lo stadio Mazza il prossimo anno

di Redazione | 4 min

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L’ascesa tanto veloce quanto inaspettata della Spal ai vertici della Lega Pro prima, e della sere B poi, ha sollevato molte questioni negli ultimi mesi legate al principale impianto sportivo cittadino. Già con l’avvento della serie cadetta l’amministrazione comunale ha dovuto far fronte ad un’estate molto impegnativa, con lavori di adeguamento che hanno superato i due milioni di euro.

Ora, con la società del presidente Mattioli a ‘rischio’ di un’ulteriore promozione si pongono nuove problematiche all’orizzonte. Accantonata l’idea della realizzazione di un nuovo impianto, la società biancoazzurra e gli amministratori cittadini hanno raggiunto un accordo per la strada da seguire, serie A o serie B che sia. I nuovi lavori di adeguamento del ‘Paolo Mazza’ verranno a costare circa 3.300.000 euro, di cui 1.400.000 euro a carico dell’amministrazione comunale, la cifra restante invece sarà affrontata dalla Spal stessa.

In caso ulteriore promozione i lavori essenziali saranno legati alle torri faro che andrebbero interamente sostituite in quanto non abbastanza alte, per un costo intorno ai 700.000 euro. Il resto delle opere riguarderà la messa a norma dell’attuale gradinata, nella quale verranno montati dei seggiolini numerati e dove verrà creato un nuovo varco di accesso che darà su via Cassoli. In questo settore verranno ricavati circa 3000 nuovi posti, considerando che una parte andrà lasciata come ‘cuscinetto’ tra la gradinata e la nuova curva est interamente dedicata ai tifosi ospiti. L’obiettivo è quindi quello di arrivare ad avere una disponibilità di 12.000 posti che verranno ulteriormente estesi a 16.000 (cioè la quantità minima richiesta dalla Lega di serie A) attraverso altri interventi ancora da pianificare.

Perchè tutto ciò avvenisse, è stato necessario un rapporto di grande collaborazione tra la Spal e l’amministrazione comunale, come sottolinea il sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani: “più larga è la condivisione, più è facile raggiungere gli obiettivi. La rapida ascesa della Spal ci impone di approntare soluzioni rapide agli ostacoli rappresentanti dall’adeguamento di un impianto datato come il ‘Mazza’. Per noi i problemi maggiori sono rappresentanti non tanto dai costi quanto dalle tempistiche dell’esecuzione dei lavori, che è difficile far combaciare con quelle dei campionati”.

L’idea dell’utilizzo del fondo immobiliare partecipato dalla Lega Calcio è per ora sospesa: “questa operazione prevederebbe che lo stadio generasse degli introiti che andrebbero a ripagare il canone richiesto dall’eventuale fondo immobiliare. La logistica dello stadio però imporrebbe il blocco del traffico ogni domenica quindi è difficile ipotizzare attività commerciali così fruttifere da generare un ritorno effettivo a coloro che investono nello stadio. Per questo abbiamo reputato che non fosse per ora un’opportunità conveniente”.

La Spal potrà usufruire anche di ulteriori agevolazioni dunque: “crediamo sia giusto cavalcare questo momento storico ed erogare fondi data l’importanza sociale che la Spal ricopre. Per questo abbiamo ridiscusso con la società le convenzioni riguardanti lo stadio ed il centro sportivo di via Copparo, allungandole fino al massimo possibile (2027 o 2029 ndr) ed unificandole in un’unica soluzione, rendendole quindi più ammortizzabili. Inoltre la società biancoazzurra ha partecipato al bando di assegnazione di quella che chiamiamo ‘casa senza frontiere’ in via Pontegradella. Diventerà la nuova foresteria per i giovani biancoazzurri che verranno a giocare a Ferrara”.

Andrà invece rimandata la copertura dei restanti settori dello stadio: “è un’operazione che era stata messa a budget – afferma Tagliani – e verrà presa in considerazione in futuro. Ma ora le urgenze ci impongono altre priorità come appunto le torri faro, i vari consolidamenti strutturali, i nuovi tornelli e la nuova curva est”.

In questo clima positivo, dice la sua anche il patron Simone Colombarini: “è da un pò che ne stiamo parlando, siamo consapevoli che l’avere uno stadio vecchio rende arduo programmare i lavori. Non è inoltre facile amministrare una città dunque apprezziamo le proposte fatte come ad esempio le agevolazioni alle convenzioni. L’obiettivo è quello di continuare questa collaborazione, senza dare adito a polemiche suĺle spese da affrontare”.

L’assessore allo sport Simone Merli, chiude ad possibili deroghe riguardanti la gradinata per il campionato in corso: “certamente non avverrà nei prossimi sabati, il 20 marzo abbiamo un nuovo incontro con la commissione di sicurezza e parleremo di eventuali aperture se dovessero esserci i playoff. Quello che dev’essere chiaro è che ci sono difficoltà legate alla sicurezza ed alle vie di fuga in quanto si tratterebbe di tutto un altro discorso rispetto alla festa promozione scorsa contro l’Arezzo”.

Per quanto riguarda le tempistiche dei lavori, l’assessore alle opere pubbliche Aldo Modonesi non si sbilancia: “lo scorso anno abbiamo fatto un’impresa, la prossima estate sarà molto calda….”.

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