Politica
25 Gennaio 2017
Il capogruppo del Carroccio critica l'applicazione della direttiva Bolkenstein agli ambulanti

Fabbri: “L’Ue vuole smantellare il commercio su strada”

di Redazione | 3 min

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«Sul decreto Milleproroghe, il Governo ha agito in modo frettoloso, mentre il comportamento della Regione è stato ambiguo, cercando di tutelare le amministrazioni pubbliche, piuttosto che i lavoratori del settore del commercio su strada. La nostra risoluzione in commissione chiedeva una sospensione, fino alla conversione definitiva del decreto, ma la maggioranza l’ha respinta. Siamo dell’opinione che l’Europa, con l’assurda direttiva Bolkestein, intenda smantellare un settore tipicamente italiano, come quello del commercio su strada.» E’ stato questo il monito del capogruppo regionale della Lega Nord, Alan Fabbri, durante l’audizione in Commissione 3, di fronte all’assessore competente, Corsini.

«Partiamo dal presupposto che la direttiva europea ed anche il decreto Milleproroghe del Governo siano sbagliati – ha puntualizzato Fabbri – e, pertanto, la Regione avrebbe dovuto accogliere la nostra proposta, attendendo la conversione in legge del decreto. Invece, come sempre, si aggiungono errori ad errori. Ad ogni modo – continua – non ci spostiamo dalla convinzione che questo settore, minacciato da normative che vorrebbero esporlo alla concorrenza di operatori internazionali con maggiori possibilità economiche, vada difeso, poiché accomuna 8000 aziende per lo più a conduzione familiare.»

La Commissione regionale ha dibattuto sui contenuti dell’emendamento già votato dalla Conferenza Stato-Regioni, che punta a sollecitare il Governo a prorogare la scadenza per la presentazione dei bandi da parte dei comuni, fino al 31 dicembre 2018, poiché molti degli enti locali non sono attualmente pronti. Ma questo apre un altro fronte, secondo Fabbri: «molte concessioni andranno a scadenza tra maggio e luglio e verranno riassegnate nei termini vigenti, mentre per i comuni inadempienti le proroghe per la pubblicazione dei bandi verranno slittati alla fine del 2018. In questo scenario, chiediamo che la durata delle diverse concessioni siano uniformate (con un atto formale), per non penalizzare gli operatori che si vedranno assegnare le nuove “licenze” in tempi diversi. Il comportamento dell’assessore Corsini, anche in questo, ci è parso fumoso, poiché sembra più interessato a tutelare le amministrazioni pubbliche dimostratesi poco virtuose, piuttosto che i commercianti ambulanti, su cui già si accanisce la direttiva Bolkestein.»

Giulia Gibertoni

Si è comunque arrivati a una proroga di tre mesi per le scadenze dei bandi già emessi dai Comuni. “Si tratta di una prima e vitale boccata d’ossigeno per tutti quei commercianti che a causa di una matassa burocratica creata ad hoc da Governo, Regione e Comuni rischiano di subire un danno irreparabile – spiega Giulia Gibertoni del M5S – Anche se la nostra proposta era quella di sospendere tutti i bandi in essere fino alla fine del 2018, così come previsto dal decreto Milleproroghe, crediamo che questa proroga di tre mesi che abbiamo contribuito a costruire, facendo da tramite tra gli ambulanti e l’assessore Corsini, possa rappresentare una prima risposta nei confronti di chi rischia davvero di veder scomparire migliaia di attività commerciali perlopiù a conduzione familiare”.

Giulia Gibertoni, infatti, oltre a partecipare questa mattina al presidio degli ambulanti davanti alla sede della Regione ha poi chiesto che la Commissione Politiche economiche che si stava occupando del caso Bolkestein ascoltasse una rappresentanza dei commercianti. In un secondo momento poi gli ambulanti sono riusciti ad incontrare l’assessore Corsini che si è detto d’accordo sulla proposta di Giulia Gibertoni di prorogare la scadenza dei bandi al 31 marzo prossimo. “Adesso quello che auspichiamo è che il dialogo che quest’oggi per la prima volta si è instaurato tra Giunta e ambulanti vada avanti e che sia il più ampio possibile per includere anche chi non si sente rappresentato dai sindacati più numerosi. Il rischio creato dalla Bolkestein per questa categoria – conclude Gulia Gibertoni – è più che mai reale e per questo continueremo la nostra battaglia, in Regione come in Parlamento, per chiedere che la posizione degli ambulanti venga stralciata dall’attuazione della direttiva europea”.

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