Comacchio
22 Gennaio 2017
Mezzogori: "Siamo nella capitale dell’illegalità urbanistica e dell'arroganza"

Consulta San Camillo, “in piazza contro il sindaco fuorilegge”

di Redazione | 3 min

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di Giuseppe Malatesta

Comacchio. Si alza prepotente da piazza Folegatti l’ultima manifestazione di protesta promossa dalla Consulta San Camillo, che nel tardo pomeriggio di sabato ha portato in strada “i comacchiesi contrari al sopruso del loro sindaco fuorilegge”.

Le parole di Manrico Mezzogori, presidente di quello che è “a tutti gli effetti un organo di monitoraggio legittimo e legalizzato” muovono dalle recenti vicissitudini che hanno coinvolto rappresentanti istituzionali e dirigenti Asl nel calderone delle polemiche legate alla possibilità di destinare aree del nosocomio all’accoglienza migranti.

Una possibilità apparentemente vanificata e forse mai presa realmente in considerazione che ha però riacceso scontri e mai sopiti rancori tra Consulta, amministrazione, prefettura e Asl sulla riorganizzazione sanitaria dei reparti e sull’ingresso della pediatria di comunità.

“Sui migranti – afferma Mezzogori in riferimento al direttore generale Claudio Vagnini e al prefetto Michele Tortora – hanno dichiarato di non saperne nulla. Sappiamo che tale indiscrezione è stata divulgata dall’interno delle pubbliche istituzioni e lo troviamo sinceramente singolare”.

“Altrettanto paradossale è che il sindaco Marco Fabbri chieda a gran voce di ripristinare la legalità. Proprio lui, un sindaco fuorilegge che rappresenta solo se stesso e la sua setta, coadiuvato da un manipolo di voltagabbana tornati a galla con lui dopo essere stati duramente sconfitti alle elezioni vinte da Fabbri stesso, quando si presentò sotto mentite spoglie per il cambiamento”.

C’è del marcio in Danimarca, continua Mezzogori inveendo contro l’amministrazione locale e “il sindaco della capitale italiana dell’illegalità urbanistica. Continuo a definirlo un fuorilegge, so quello che dico e non ho ricevuto querele, perché lo sa anche lui che applicare costantemente l’illegalità, dichiarare il falso in atti pubblici fa di lui un fuorilegge e un impostore che ha tradito il suo mandato, si nasconde dietro una fascia e addirittura ora si proclama sostenitore della forza pubblica contro i cittadini”.

Definendo Vagnini “un manager senza autonomia gestionale, fidato elemento che dovrebbe almeno informarsi sulle realtà territoriali a lui sottoposte”, Mezzogori non si risparmia nemmeno sul segretario provinciale Pd Luigi Vitellio, “colui che definisce la Consulta una minoranza e che non è abituato alla legalità e alimenta menzogne”.

“Quando abbiamo impedito alla pediatria di comunità di insediarsi al San Camillo lo abbiamo fatto perché trattasi di un atto abusivo, che non prevedeva alcun costo per i pediatri, i quali comunque svolgono regolarmente la professione nei loro ambulatori sul territorio. Strumentalizzare quell’opposizione vuol dire creare confusione”.

“Quello che continueremo a chiedere – conclude Mezzogori – è un pubblico confronto, secondo una prassi legittima che vorrebbe discussi cambiamenti e riorganizzazioni. Pensano invece di dominarci con la consueta arroganza: si sbagliano, finché ci sarà un comacchiese che si batterà per preservare la legalità e la democrazia, questo gruppo di reazionari dovrà farci i conti. Anche a costo di grandi sacrifici dobbiamo farci ascoltare, possono anche portare qui i carri armati ma non l’avranno vinta”.

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