Lagosanto. “Ridicola, è assolutamente ridicola la modalità di come si è appresa la data di chiusura del Punto Nascita dell’ospedale del Delta”. L’amarezza del Comitato Salvaguardia Ospedale del Delta alla scoperta della ‘condanna a morte’ fissata il 24 gennaio è palpabile. Non solo per la chiusura in sé, quanto per la comunicazione “politicamente scorretta” con cui è stata determinata.
“Dove troviamo tale data? – si domanda il portavoce Nicola Zagatti -. Ebbene la riscontriamo in un documento (nello specifico una determina dell’Ausl) di assegnazione di un’ostetrica all’Azienda Sanitaria di Imola. Non un comunicato stampa per noi comuni cittadini. Del resto la modalità, quasi clandestina, in cui si tiene la Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria la dice lunga: sembra quasi che non si voglia permettere alle persone comuni, leggasi anche corpo elettorale, di partecipare a delle scelte fondamentali per il futuro socio-sanitario del proprio territorio”.
Tornando alla “determina del peccato” (la n.1360 adottata il 7 dicembre dall’Ausl) si trova scritto quanto segue: “…dato atto che la direzione aziendale, dopo accurata valutazione in ordine al fabbisogno di personale di Profilo: Collaboratore Professionale Sanitario: Ostetrica, autorizza la temporanea assegnazione della Sig.ra […] a questa Azienda Usl di Ferrara, a decorrere dal 12.12.2016 e fino al 24/01/2017, in quanto epoca prevista dalla programmazione locale per la dismissione del Punto Nascita del Delta…”.
“Ma come può una direzione generale dare tale notizia in un modo, a nostro avviso, così politicamente scorretto nei confronti dei comuni cittadini? – chiede ancora Zagatti -. Ed i sindaci, tutti i sindaci della provincia di Ferrara, lo sapevano e non hanno detto nulla o cosa? Se lo sapevano sarebbe gravissimo ma altrettanto grave è se non fossero a conoscenza: in entrambi i casi verrebbe da dire che si è perso molto del concetto di democrazia”.
“Ma come fa un sindaco del basso ferrarese a non ribellarsi a fatti così gravi, a dire ‘no, fermi tutti, ragioniamoci su: si parla del futuro della mia gente, dei miei elettori!’, ed invece nulla, silenzio assenso totale – critica il portavoce del comitato -. L’ospedale di Lagosanto è il più grande dell’Ausl, almeno lo era, ma ciò non conta: a Cento si grazia e si potenzia ed al Delta si chiude e si castiga (struttura e popolazione residente). Se i sindaci non faranno nulla di concreto nemmeno stavolta, per quel che ci riguarda, possono anche andarsene a casa. Siamo certi che con gli attuali parti non si potesse agire per salvare il Punto Nascita?”.
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