Proseguono gli appuntamenti col jazz al teatro Pandurera
. Proseguono con successo gli appuntamenti di jazz al teatro Pandurera, in collaborazione con il Cento Jazz Club di Cento
. Proseguono con successo gli appuntamenti di jazz al teatro Pandurera, in collaborazione con il Cento Jazz Club di Cento
Durante l’evento, oltre alla presentazione del programma ufficiale della 45° edizione del festival sono stati annunciati gli esiti del XX Concorso per Illustratori, i nomi dei selezionati per la Mostra degli Illustratori e il vincitore del Premio Miglior Narrativa Illustrata
La Polisportiva Centese attraverso il responsabile del settore calcio, Yahaut Gerard, ha consegnato un set di maglie per il calcio alla scuola superiore nel villaggio di Kongonou che si trova nel centro della Costa d’Avorio, distante circa 300 km dalla capitale storica Abidjan
È in partenza il Festival del Premio Letteratura Ragazzi 45° edizione – ideato, organizzato, promosso e sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cento con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Cento, di IBBY e del CEPEL – che quest’anno si terrà dal 29 aprile al 4 maggio 2024 a Cento.
E’ nata da un’idea dell’imprenditrice Patrizia Mandini, accolta da Vicenzi Roberto, membro della Accademia Italiana della cucina, la proposta di portare l’arte della sfoglia a scuola
di Serena Vezzani
Cento. Sono ripresi gli incontri culturali al cinema don Zucchini: a inaugurare il nuovo ciclo, la conferenza a titolo ‘All’ombra delle piramidi’, organizzata da Amnesty international e dall’associazione Il caffé geopolotico.
Ed ha ripercorso la storia di Giulio Regeni la responsabile del gruppo centese di Amnesty 196 Marina Govoni: “La campagna che chiede verità per Giulio Regeni è nata inizialmente per il suo caso specifico, ma vuole essere un faro, un riflettore di denuncia per tutti i casi analoghi di militanti e civili che in Egitto subiscono violazioni dei diritti umani da parte dell’agenzia di sicurezza nazionale”.
Nello specifico, dopo il richiamo dell’ambasciatore italiano dall’Egitto, Amnesty chiede al governo “di mantenere la posizione attuale”; ma anche “diverse sanzioni economiche, tra cui la sospensione del trasferimento d’armi e dichiarare il Paese non sicuro per gli italiani”. Amnesty si appella anche all’articolo 30 della convenzione delle Nazioni unite del 1984, di cui sia Italia che Egitto fanno parte, che prevede che, “in caso di controversia alla convenzione, ogni stato parte possa promuovere un negoziato e in ultima istanza un ricorso alla Corte internazionale di giustizia”. Inoltre, “la Procura di Roma ha aperto ed erogato per via diplomatica un’indagine a livello internazionale”.
I problemi principali, ha sottolineato Marina Govoni, “sono l’assenza di prove e la mancanza di collaborazione da parte delle autorità giudiziare egiziane, le quali hanno messo in atto un vero e proprio gioco di rimpallo e depistaggio”. Ma non mancano le coincidenze allarmanti, tra cui “la data della scomparsa, quinto anniversario delle rivolte egiziane, l’assegnazione iniziale dell’indagine a un funzionario già processato per casi di tortura, i metodi di tortura applicati che coincidono con quelli della polizia egiziana, e la morte in circostanze simili di due attivisti egiziani”.
A fornire un quadro più completo dell’Egitto contemporaneo, da piazza Tahrir al caso Regeni, Lorenzo Nannetti, responsabile scientifico de “Il caffè geopolitico”, ricercatore presso il Comitato atlantico italiano e collaboratore con Wikistrat: “I problemi che hanno innescato le rivolte in piazza Tahrir sono ancora attuali, Mubarak solo un capro espiatorio: il nuovo presidente Mohamed Morsi ora sa bene cosa può fare il popolo e farà di tutto per soffocare i germi della rivolta, anche torturare chi protesta. Dall’altra parte, il popolo stesso preferisce un governo che sacrifica i loro diritti in cambio di un po’ di stabilità e di calma”.
Ma alla campagna di Amnesty international “hanno aderito in moltissimi, anche oltre i confini italiani, addirittura al Cairo – ha concluso Marina Govoni. – Non lasceremo solo e al buio nessuno”.
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