Attualità
10 Novembre 2016
I dubbi della Fp Cgil: "Qual è il progetto pedagogico? Sembra la via più facile per la precarizzazione del lavoro"

Asili aperti il venerdì sera? I sindacati non ne sanno nulla

di Redazione | 3 min

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unnamedAsili aperti il venerdì sera? I sindacati non ne sanno nulla. La proposta del consorzio Res – che gestisce i nidi comunali Ponte, Margherite e Pacinotti – di aprire le scuole un venerdì al mese, dalle 19.30 alle 22, piace molto ai genitori. Non si può dire lo stesso della Funzione Pubblica Cgil Ferrara che esprime dubbi in merito a questa “paventata rivoluzione”.

“Le nuove aperture serali/festive e prefestive prefigurano una serie di profonde ricadute sulla organizzazione dell’intero sistema educativo del privato sociale e sulla vita dei lavoratori e delle lavoratrici del settore – spiega Natale Vitali, segretario generale della Fp Cgil Ferrara -; tuttavia, nonostante gli accordi vigenti prevedano l’obbligo di informazione, non è stata data alcuna comunicazione alle organizzazioni sindacali”.

Il mancato confronto pone una serie di domande rivolte al consorzio Res e all’Istituzione Scolastica: qual è il progetto pedagogico alla base di questo nuovo modello? Questa nuova organizzazione quale ricaduta ha sulla vita, lavorativa e non, del personale occupato nei servizi? Questo nuovo modello produrrà un aumento stabile della base occupazionale del mondo cooperativo o è solo l’ennesimo tentativo di chiedere sempre maggiore flessibilità alle lavoratrici ed ai lavoratori? Questo nuovo modello è condiviso dall’Istituzione e, di conseguenza, dal Comune di Ferrara? Chi paga le utenze e tutti i costi di gestione degli immobili pubblici utilizzati a tale scopo?

Anche prima di conoscere le risposte, per Vitali è “paradossale che l’Istituzione dei Servizi Educativi autorizzi questo tipo di aperture che di pedagogico ed educativo paiono avere ben poco. A meno che non ci sia alle spalle un progetto educativo condiviso fra consorzio Res ed Istituzione del quale, tuttavia, la Fp Cgil non ha traccia. Anche in questo caso, infatti, nessuna comunicazione ci è stata inviata”.

Ma le critiche non finiscono qui. “L’apertura serale e festiva dei nidi e delle materne – prosegue Vitali – è la via più facile alla precarizzazione del mondo del lavoro che le ultime riforme hanno introdotto: ad un mondo sempre più frammentato nel quale ai lavoratori viene chiesto di essere perennemente a disposizione, si risponde aprendo i nidi ventiquattro ore su ventiquattro, dando risposte ‘sbagliate’ ad una società ‘sbagliata’”.

I dubbi espressi dal sindacato si concludono con una ironica provocazione: “Archiviamo ogni idea di scuola come luogo di educazione, di insegnanti come figure di crescita mirata, studiata, progettata. Ci manca solo la parrucchiera per la mamma di turno ed il mega schermo su Sky calcio ed il gioco è fatto. Diverso e più complicato, ma sicuramente più giusto – conclude Vitali – sarebbe stato trovare il modo di riequilibrare i tempi di vita con quelli di lavoro, nella consapevolezza che non abbiamo bisogno di scuole aperte h 24, ma di organizzazioni lavorative che h 24 abbiano al centro i bambini e le loro famiglie”.

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