Occhiobello. Meglio non rischiare, a ricordarlo è la Protezione civile. Sabato 15 e domenica 16 ottobre in settecento piazze d’Italia, i volontari della Protezione civile distribuiranno materiale informativo per la campagna di sensibilizzazione Io non rischio, relativa ai rischi naturali e antropici come terremoto, maremoto e alluvione.

“I cittadini devono sapere che il loro ruolo attivo in caso di rischio – spiega l’assessore alla Protezione civile Davide Diegoli – può essere determinante nella prevenzione”.

Ridurre il rischio è, quindi, possibile e gli strumenti di base sono la prevenzione e  l’informazione ai cittadini.

“Dopo due anni in cui ci siamo dedicati al rischio sismico – continua Diegoli -, organizzando incontri con la cittadinanza, approfondiremo il tema dell’alluvione. Conoscere in che tipo di territorio si vive e sapere cosa fare fin da subito, è lo scopo di questa campagna nazionale che diventa importante per noi che abitiamo in un’area di cui dobbiamo avere consapevolezza, per questo abbiamo anche distribuito alle famiglie un vademecum completo dei vari rischi del territorio”.

Come anticipa la presidente del gruppo Silvia Fuso: “I volontari della Protezione civile di Occhiobello saranno in entrambe le giornate nelle piazze a Santa Maria Maddalena e a Occhiobello per divulgare il materiale e condividere con le persone le  pratiche necessarie alla prevenzione”.

L’edizione 2016 di Io non rischio si svolge nel prossimo weekend e le settecento piazze sono distribuite su tutto il territorio italiano. Obiettivo della campagna è diffondere le buone pratiche di protezione civile e la consapevolezza rispetto ai rischi più frequenti come terremoto, maremoto e alluvione.

In particolare, quest’anno si parlerà di rischio alluvione in più di 350 piazze, grazie ai volontari di protezione civile delle organizzazioni nazionali Agesci, Ana, Anai, Anc, Anpas, Anvvfc, Associazione Nazionale Farmacisti, Cisom, Cives, Cngei, Cri, Era, Fin, Fir-CB, Lares, Legambiente Onlus, Misericordie d’Italia, Modavi, Prociv Arci, Prociv Italia, Federazione Psicologi per i Popoli, Rnre, Unitalsi, Vab e con le associazioni regionali e i gruppi comunali.