Attualità
5 Ottobre 2016
Scienziati da tutto il mondo a Cona. A Ferrara i malati sono circa 500

Un grande convegno per i 20 anni del Centro ricerche sulla sclerosi multipla

di Redazione | 7 min

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indexSono passati venti anni dalla fondazione del Centro di Servizio e Ricerca sulla Sclerosi Multipla della Clinica Neurologica dell’Ateneo ferrarese, un anniversario che verrà ricordato giovedì 6 ottobre alle ore 8,30 nell’Aula Magna dell’Ospedale di Cona (via Aldo Moro 8) con un convegno internazionale che vedrà riuniti scienziati e clinici impegnati nella cura e negli studi sulla sclerosi multipla.

Durante la riunione i ricercatori dei vari dipartimenti della Scuola di Medicina e del dipartimento universitario ospedaliero di Neuroscienze e Riabilitazione esporranno i risultati conseguiti nelle ricerche su cause, clinica e terapie farmacologiche e riabilitative svolte mediante vari filoni di studio in ambito di epidemiologia, suscettibilità genetica e fattori di rischio ambientale possibilmente predisponenti ad acquisire la malattia, processi neuro-immunologici e neurochimici che si sviluppano durante le fasi di esordio e di decorso di malattia, valutazione dei diversi quadri clinici che possono caratterizzarla, definizione delle terapie innovative e degli interventi riabilitativi e di promozione di progetti mirati al miglioramento di qualità di vita e di benessere psicofisico per le persone colpite. La riunione consentirà ai ricercatori un confronto e un aggiornamento reciproco sui risultati degli studi svolti e in svolgimento favorendo in particolare la formulazione di nuove proposte di studi interdisciplinari nei vari ambiti biologici, clinici, terapeutici e riabilitativi coordinati dal Centro di Ricerca universitario e dalla Banca Biologica del Laboratorio di Neurochimica afferente alla Clinica Neurologica.

Saranno ospiti – in qualità di relatori – anche due importanti scienziati stranieri: il prof. Reinhard Hohlfeld , direttore dell’Istituto di Neuroimmunologia del Max Planck Instituto, Università di Monaco di Baviera, Germania, e il prof. Georgy Nevinsky, Accademico della Russia, Direttore del Dipartimento di Chimica dell’Università di Novosibirsk, Siberia Occidentale. Con i gruppi di ricerca coordinati da questi colleghi stranieri il Centro Sclerosi Multipla di Ferrara ha già sviluppato diversi programmi di studio finalizzati e periodici momenti di aggiornamento e di confronto.

Il Centro di studi di Ferrara da tanti anni coordina un articolato e multidisciplinare programma di ricerca pluriennale sulla malattia finanziato dalla Regione Emilia Romagna cui collaborano le Unità Operative del territorio regionale e diversi Dipartimenti universitari e ospedalieri e di discipline di base – Biochimica, Genetica molecolare, Virologia, Infettivologia, Biologia molecolare, Farmacologia, Patologia generale, Neuroradiologia e Neuroriabilitazione – della Scuola di Medicina di Ferrara. Obiettivo delle ricerche è quello di mettere a punto una rete di informazioni in comune attraverso di dati clinici e epidemiologici dei malati di tutta l’Emilia Romagna e di seguirne – in un confronto di opinioni, osservazioni e esperienze continuo – le diverse variabili cliniche e diagnostiche, e soprattutto consentire la valutazione di efficacia e tollerabilità dei trattamenti farmacologici e non farmacologici adottati nelle diverse forme di malattia con l’intento di armonizzare gli orientamenti terapeutici e migliorare ogni intervento di cura. Nel contempo, la disponibilità di materiale clinico cospicuo raccolto secondo procedure standardizzate in tutti i centri sclerosi multipla emiliano romagnoli e della Repubblica di San Marino ha permesso di organizzare in breve tempo attività scientifiche sulla malattia in diversi campi. In particolare le ricerche finanziate dalla Regione Emilia Romagna e da erogazioni della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla e di privati cittadini consente di avere a disposizione in una Banca Biologica i campioni di sangue e liquor cerebrospinale (raccolti a scopo diagnostico e messi a disposizione dai singoli pazienti previo consenso informato) per sviluppare una “traslazione” degli eventi clinici su aspetti di indagine biologica mirati nei vari settori agli studi di particolari marcatori di attività o remissione di malattia, sia quando il decorso della sclerosi multipla si caratterizza con fasi di riaccensioni infiammatorie sia quando invece la malattia procede mediante processi neurodegenerativi lenti ma inesorabilmente progressivi.

Nel Centro ferrarese vengono svolte sia attività di clinica assistenziale sia attività di ricerca, anche in collaborazione con diverse Università italiane e straniere, secondo programmi articolati multicentrici, coordinati dal direttore Prof. Enrico Granieri. Elevata la produzione degli studi coordinati dal Centro, pubblicati su importanti riviste scientifiche di notevole impatto a livello internazionale e oggetto di presentazione e discussione nei congressi di neuroscienze italiani e esteri. Ciò ha consentito in passato e consente di acquisire finanziamenti da parte di enti pubblici e privati per lo svolgimento delle ricerche: Europa, Norvegia, MIUR, Regione Emilia Romagna, Fondazione Italiana Sclerosi Multipla, Comune di Ferrara, Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara, Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara, etc. e cittadini.

“La sclerosi multipla, o sclerosi a placche – spiega il prof. Enrico Granieri, Direttore del Centro e della Clinica Neurologica dell’Ateneo estense – è una malattia che colpisce uomini e donne nel pieno della loro vita, con conseguenze sanitarie, sociali ed economiche pari a poche altre malattie al mondo, forse nessuna. Attualmente, la Sclerosi Multipla è considerata una malattia neurologica su base autoimmunitaria la cui causa è tuttora sconosciuta. Nel corso del convegno – continua Granieri – saranno forniti aggiornamenti e novità sulle ricerche che da ogni parte del mondo forniscono dati preziosi soprattutto per elaborare nuove cure più efficaci”.

“Gli approcci di ricerca sulla Sclerosi Multipla seguono sempre più un’impostazione multidisciplinare – afferma il Prof. Granieri. – Nel corso del convegno sarà presentato lo stato dell’arte della ricerca su questa malattia, anche con i contributi degli esperti internazionali che terranno delle “lezioni magistrali” sulla epidemiologia, sugli studi di immunopatogenesi, sulle ipotesi infettive e sulle terapie attualmente impiegate”.

La Sclerosi Multipla a Ferrara. Nella provincia di Ferrara il numero delle persone colpite dalle conseguenze di questa malattia, secondo gli ultimi studi del gruppo di ricerca locale, si attesta attorno a oltre 500 individui residenti. Attualmente si ritiene che la malattia possa essere scatenata da agenti ambientali, probabilmente di natura infettiva, operanti in combinazione con una predisposizione genetica. Nel corso del congresso ferrarese i ricercatori della Clinica Neurologica presenteranno i risultati di rigorose inchieste scientifiche sui fattori che possono favorire la genesi della sclerosi multipla in persone geneticamente predisposte: rivestono particolare importanza gli agenti infettivi, alcuni virus e batteri. Questi agenti, normalmente innocui e distribuiti ubiquitariamente, in particolari condizioni possono invece innescare le prime reazioni biologiche che procureranno successivamente infiammazioni e degenerazioni del sistema nervoso.

Si tratta di una malattia infiammatoria demielinizzante cronica del Sistema Nervoso Centrale che colpisce soprattutto il giovane adulto. Le cause sono ancora ignote, è presunta una patogenesi autoimmune. Per comprendere come il sistema immunitario, che normalmente costituisce la nostra prima linea di difesa contro le infezioni, possa essere la fonte del danno nella sclerosi multipla, i ricercatori stanno focalizzando la propria attenzione su diverse linee di ricerca principali: la neuro-immunologia, la genetica, la virologia/batteriologia e la degenerazione del sistema nervoso.

Il dialogo costruttivo tra competenze cliniche neurologiche, neuro-riabilitative, di promozione di programmi di recupero di benessere psico-fisico e di cultura di base nei settori della biologia, della biochimica e della genetica ha permesso negli ultimi vent’anni di percorrere nuovi indirizzi di ricerca multidisciplinari per analizzare i processi che sottendono all’infiammazione del sistema nervoso.

Verrà proposto un aggiornamento puntuale sulle nuove terapie che cercano di bloccare, o quanto meno di ridurre, l’aggressività della malattia sulle persone malate. Alla luce dei risultati in questi campi, nel tempo sono stati individuati, sperimentati anche nella realtà ferrarese e resi disponibili trattamenti specifici, sicuri e efficaci per rallentare il decorso di malattia. Le conoscenze di base dei processi biologici che determinano l’aggressione infiammatoria delle vie nervose influenzano la scelta dei farmaci da studiare e successivamente utilizzare nella sclerosi multipla. Oggi diversi nuovi farmaci si sono rivelati efficaci e promettenti, anche se alcuni aspetti legati alla loro tollerabilità ne consentono l’uso non indiscriminato. Infatti, le cure disponibili per rallentare il decorso della sclerosi multipla non sono sempre scevre da reazioni avverse o effetti collaterali indesiderati; a questo proposito, verranno esposti i risultati del controllo di monitoraggio delle cure effettuate a Ferrara e in Emilia Romagna nell’ultimo decennio.

Verranno presentati i risultati di una rigorosa inchiesta scientifica sulla qualità della vita dei malati residenti nella provincia di Ferrara: le persone colpite dalla sclerosi multipla necessitano, oltre che di cure mediche, di altri interventi di supporto sul piano psicologico, sociale, sanitario ed economico per un reale raggiungimento di uno stato di benessere psico-fisico pur nel disagio determinato dall’invalidità. Saranno esposti i risultati dell’introduzione di tecniche avanzate di neuroriabilitazione motoria, cognitiva e sociale. Il malato ha bisogno infatti di motivazioni e di stimoli che lo spingano a migliorare le capacità motorie e cognitive compromesse dal grado di disabilità. Sono diverse le esperienze di studio svolte in questi anni da studenti e laureati in Scienze Motorie dell’Ateneo ferrarese impegnati a elaborare programmi di attività motoria adattata per i malati di sclerosi multipla per migliorare l’equilibrio e la rapidità di spostamento verranno presentate a conclusione dei lavori. Gli studi sperimentali del Gruppo di Promozione Motoria in Neurologia, basati su coinvolgimento ludico-emotivo, attraverso proposte guidate da musica, gioco, danza e espressioni motorie creative mostrano che lo svolgimento di queste attività di incentivazione al movimento, complementari ai programmi fisiatrici, migliorano le prestazioni motorie globali dei malati e incidono sensibilmente nell’autovalutazione della propria qualità di vita.

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