Attualità
30 Settembre 2016
Tinteggiate pareti e recinzioni esterne in 5 scuole primarie, 2 nidi d'infanzia e 1 scuola secondaria

Richiedenti asilo imbianchini negli asili

di Redazione | 2 min

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L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli a scuola

Nei giorni scorsi, presso l’Istituto Tecnico Economico “Vittorio Bachelet” di Ferrara, si è svolto un incontro formativo organizzato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – Ufficio delle dogane di Ferrara

rifugiati 1Hanno tinteggiato corridoi e aule della scuola Matteotti, poi si sono spostati alla scuola De Pisis dove hanno dipinto due aule e i cancelli esterni. In seguito hanno rinfrescato le recinzioni del nido Giardino, della scuola Poledrelli, del nido Leopardi, della scuola primaria Leopardi e ora il loro impegno si sposta alla scuola Manzoni e alla Alda Costa.

Prosegue così l’impegno di volontariato per la cura dei beni comuni dei giovani richiedenti asilo coinvolti nel progetto Ferrara Mia. Il progetto, nato dalla collaborazione tra Asp-Centro servizi alla persona e vari settori dell’amministrazione comunale continua a coinvolgere una trentina di giovani in attesa dell’esame della domanda di asilo dando loro l’opportunità di un impegno socializzante e tendente all’integrazione con il tessuto sociale ospitante.

rifugiati 2In effetti il Ministero dell’Interno precisa che le attività proposte ai richiedenti asilo devono essere svolte esclusivamente su base volontaria e gratuita, finalizzate al raggiungimento di uno scopo sociale e non lucrativo, prevedendo una copertura assicurativa e una formazione adeguata alle attività che saranno svolte.

I giovani richiedenti asilo, divisi in squadre di 6 che si alternano, sono costantemente seguiti da due tutor del Servizio Edilizia del Comune che hanno curato la loro formazione sul campo e ormai li conoscono anche per le loro modalità di lavoro.

I loro nomi sono Chison, Prince, Lucky, Steven, Kenneth…Sono per la maggior parte nigeriani e faticano ancora molto con la lingua italiana, ma sono contenti di essere impegnati e di potersi fare conoscere dai cittadini del paese che li sta ospitando. Sanno che molti hanno paura di loro e si mostrano particolarmente contenti quando qualcuno si ferma a parlare e possono comunicare e anche sentirsi utili. Utili, dicono, come le scuole che volentieri cercano di rendere più accoglienti con il loro impegno volontario.

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