Nuovi timori per gli obbligazionisti Carife alle prese con le domande di rimborso. Come evidenziato in un incontro di Amici Carife e Azzerati Carife con il sottosegretario all’economia Zanetti, il rischio è che un migliaio di risparmiatori possano non avere diritto al rimborso dell’80% fissato dal decreto.

Zanetti, che si trovava venerdì scorso a Giurisprudenza per un convegno dei commercialisti ferraresi, è stato raggiunto da Marco Cappellari (Amici Carife) e da Mirko Tarroni (Azzerati Carife) che hanno fatto presente il problema che sembra profilarsi all’orizzonte. Per quanto riguarda infatti le domande di rimborso degli obbligazionisti azzerati (4mila i dossier, alcuni cointestati per un totale di circa 7mila persone corrispondenti), sembra che si possa fare strada un’interpretazione del decreto rimborsi che per Cappellari e Tarroni è assolutamente da scongiurare: nei 10 anni di vita delle obbligazioni Carife, alcune sono state oggetto di passaggi tra familiari, passaggi che potrebbero essere interpretati come acquisto da intermediari, fattispecie che non dà il diritto al rimborso.

In questa situazione a rischio sono circa mille risparmiatori.

“Zanetti – riferisce Cappellari – è rimasto colpito e scandalizzato nell’apprendere la notizia e ha garantito che si attiverà con il sottosegretario Baretta, che si occupa del caso, per scongiurare questa possibilità. E’ un’interpretazione che non deve assolutamente passare, come abbiamo fatto presente a Zanetti”.

Allo stesso Zanetti – che aveva chiesto una commissione d’inchiesta, respinta, sulle quattro banche – è stato sollecitato un intervento presso il Governo in merito anche alla situazione dei 28mila azionisti Carife, ricordando la promessa fatta dal viceministro all’Economia Enrico Morando di un’azione di persuasione nei confronti di chi acquisterà Carife affinché trovi una soluzione per gli stessi azionisti.