Economia e Lavoro
15 Settembre 2016
Cade l'ipotesi di cessione. Soddisfazione di Calvano e Bessi (Pd): "Chimica asset importante per il futuro del Paese"

Eni-sindacati, si riaprono le trattative su Versalis: “Ora strategia e investimenti”

di Redazione | 2 min

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unnamedSu Versalis si sono riaperte le trattative tra Eni e sindacati nazionali e territoriali, con un incontro tenutosi ieri a Roma nella sede di Confindustria durante il quale si è sostanzialmente ribadita la volontà di Eni di proseguire nelle attività chimiche con Versalis.

Una notizia – confermata anche dal fatto che i vertici Versalis stanno lavorando a un piano che punta a rendere economicamente indipendente l’azienda – che ha fatto subito registrare la soddisfazione del segretario regionale Pd Paolo Calvano e del consigliere regionale Pd Gianni Bessi: “Non possiamo che accogliere positivamente la riapertura delle relazioni industriali dopo un lungo stop causato dall’ipotesi di cessione di Versalis al fondo Sk Capital: ci auguriamo – dicono i due esponenti democratici – che d’ora in poi l’interlocuzione tra le rappresentanze sindacali e la società possa continuare e consolidarsi e rafforzarsi nell’interesse di entrambe le parti”.

La riflessione di Calvano e Bessi si spinge a ipotesi sulla strategia da affrontare: “Ora Eni – spiegano – deve tornare a credere in Versalis e nello sviluppo della petrolchimica in Italia. Chiediamo una strategia ed una capacità di investimenti che siano all’altezza delle competenze maturate in questo settore e delle aspettative di migliaia di lavoratori diretti e di quelli dell’indotto, oltre che delle loro famiglie. Dal nuovo piano industriale del gruppo che verrà presentato a ottobre ci aspettiamo il consolidamento del piano finanziario, la conferma degli investimenti previsti e nuovi investimenti che consentano di affermare che la chimica e la petrolchimica non sono in discussione, ma rappresentano invece asset importanti per il futuro industriale del nostro Paese”.

“Continuiamo a sostenere come Partito Democratico, e insieme alla Regione Emilia-Romagna – concludono Calvano e Bessi – che lo sviluppo di questo settore debba rientrare in un piano di politica industriale nazionale e che vada sostenuto da tutta la filiera istituzionale ed economica”.

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