Attualità
13 Settembre 2016
Tagliani: “Contribuiscono a migliorare i beni della collettività in cambio della solidarietà”

Vernice e pennello, richiedenti asilo pitturano le scuole

di Redazione | 3 min

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Nei giorni scorsi, presso l’Istituto Tecnico Economico “Vittorio Bachelet” di Ferrara, si è svolto un incontro formativo organizzato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – Ufficio delle dogane di Ferrara

di Silvia Malacarne

Richiedenti asilo con tuta e cappellino bianco addosso e in mano secchio e pennello. È così che una ventina di giovani migranti ha contribuito a livello di volontariato (durante la procedura per il riconoscimento della protezione internazionale per almeno due mesi non possono lavorare) a pitturare ed eseguire piccoli lavori di manutenzione in tre scuole comunali, nell’ambito del progetto Ferrara Mia.

“Insieme alla popolazione abbiamo attivato un percorso di volontariato per la cura dei beni comuni da parte dei richiedenti asilo – spiega Anna Rosa Fava, referente del progetto –; è nata così l’idea di prendere a cuore le strutture scolastiche”.

Gli ingenti flussi migratori stanno infatti determinando una significativa presenza di richiedenti asilo che, in attesa della definizione della procedura per il riconoscimento della protezione internazionale, non possono svolgere alcuna attività lavorativa per almeno due mesi.

Per questo motivo l’amministrazione comunale di Ferrara ha promosso, attraverso l’Asp Centro Servizi alla Persona, una sperimentazione di volontariato per attività di cura di alcune scuole, a partire dal primo di settembre.

La necessità della presenza costante dei tutor, ha limitato il numero di giovani stranieri coinvolti nel progetto: “sono attualmente 24 i ragazzi volontari, sui 50 che si erano resi disponibili – spiega l’assessora alla Pubblica Istruzione Annalisa Felletti –. Spero che altre istituzioni aventi tale disponibilità si facciano avanti, noi siamo aperti a qualsiasi collaborazione”.

“Tra le criticità vi è il fatto che molti sostengono che gli immigrati non contribuiscono in alcun modo all’accoglienza – riporta il sindaco Tiziano Tagliani –. L’iniziativa di oggi mostra invece che questa disponibilità c’è. Stiamo lavorando sulla criticità dell’accoglienza per ricevere un contributo da chi vuole lavorare con noi, in cambio della solidarietà”.

L’assessore ai Lavori pubblici Aldo Modonesi illustra com’è stato organizzato il lavoro di volontariato in queste prime due settimane del mese di settembre: “Sono state costituite quattro squadre di sei volontari ciascuna che hanno lavorato, a giorni alterni, per tre giorni alla settimana, sotto la guida di due tutor del Servizio Edilizia del Comune. I volontari sono stati coinvolti in attività d’imbiancatura interna della Scuola Primaria Matteotti e dell’Istituto Secondario di primo grado De Pisis e tinteggiatura della cancellata esterna del Nido Giardino e della scuola Poledrelli. Ci stiamo impegnando affinché un’altra squadra si inserisca nei lavori”.

Il progetto di volontariato non è stato immaginato come un intervento spot, ma come un’iniziativa che proseguirà per il resto dell’anno scolastico.

“E’ una dimostrazione di come in tanti, ciascuno con il proprio contributo, siamo riusciti a migliorare una situazione – afferma l’assessora ai servizi sociali Chiara Sapigni –. Bisogna considerare questi ragazzi come parte della comunità; cercheremo altre associazioni disposte ad accoglierli: riuscire ad essere insieme, uniti, è la base fondamentale di una buona collaborazione”.

Sull’iniziativa interviene anche Luigi Vitellio, segretario provinciale del Pd che ringrazia i migranti: “ricambiare l’accoglienza è un gesto importante per la comunità che accoglie, ma anche per chi è accolto.Contribuire a migliorare la comunità è il modo migliore per affrontare queste sfida in maniera positiva e utile per tutti.A settembre qualcuno riprende l’agone politico chiedendo dimissioni a destra e manca; poi c’è la buona politica che prova quotidianamente a trovare soluzioni. C’è ancora tanta strada da fare e molti soggetti, associazioni e non, da coinvolgere perché queste iniziative devono essere continuative, ma ritengo che la strada imboccata sia quella giusta. Accettiamo la sfida di diventare da albergatori a costruttori di comunità”.
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