Attualità
15 Agosto 2016
La provincia estense ha il numero minore di bambini e ragazzi fuori dalla famiglia d'origine e oltre il 60% sono ospiti di una comunità,

La situazione dei minori in affidamento a Ferrara

di Redazione | 3 min

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feet-619399_640Sono 148 in tutto i minori in affidamento presenti nella provincia di Ferrara. È quanto si ricava dai dati più aggiornati – fine 2015 – pubblicati dalla Regione Emilia Romagna in occasione dell’approvazione della legge “Modifiche legislative in materia di Politiche sociali, per le giovani generazioni e abitative conseguenti alla riforma del sistema di governo regionale e locale”, che tra le numerose misure contiene anche quella sugli affidi.

In totale in regione i bambini/e e ragazzi/e temporaneamente fuori dalla propria famiglia d’origine sono 2.569, numero che corrisponde al 3,6 per mille dei residenti minorenni. Di questi, 1.225 sono in affidamento familiare a tempo pieno e 1.334 in comunità residenziali, dove a causa dei flussi migratori degli ultimi anni si registra una significativa presenza di minori stranieri non accompagnati.

In provincia di Ferrara, come detto in apertura, il totale è di 148 minori in affidamento.Di questi 148 bambini e ragazzi lontani dalla famiglia d’origine, 56 sono in affidamento familiare e 92 in comunità. Si tratta del dato totale più basso a livello regionale. Fra loro ci sono anche 17 stranieri non accompagnati (Msna), la maggior parte sistemati in comunità: uno solo è in una famiglia.

È molto probabile che tutti questi dati, essendo datati ormai a otto mesi fa abbiano subito delle variazioni, ma sono comunque utili per avere uno spaccato significativo della situazione. Come si può notare il 62,2% dei minori in affidamento vive in una comunità e solo il 37,8% in una famiglia. Sono tra i dati ‘peggiori’ a livello regionale, dove solo Ravenna è più indietro con gli inserimenti in famiglia, mentre Reggio Emilia è in grado di ribaltare la situazione (e con 342 minori da gestire) e affidarne solo il 30% alle comunità di accoglienza (riuscendo bene anche con i minori stranieri non accompagnati).

Distribuzione dei minori in affido nelle province dell'Emilia Romagna (dati al 31 dicembre 2015). Fonte: Regione Emilia Romagna

Distribuzione dei minori in affido nelle province dell’Emilia Romagna (dati al 31 dicembre 2015). Fonte: Regione Emilia Romagna

La commissione regionale Politiche per la salute e politiche sociali ha dato il via libera a un primo provvedimento-lampo per l’aggiornamento della direttiva che riguarda sia l’affidamento familiare, sia il collocamento in comunità dei ragazzi in condizione di necessità. In particolare, il provvedimento interviene sulla composizione del nucleo regionale per la valutazione dei progetti sperimentali e la formazione degli adulti che accolgono bambini e ragazzi in affido. Ora il provvedimento andrà al vaglio della Giunta.

Nella legge recentemente approvata, per quanto riguarda gli affidi, viene definita una gerarchia dei soggetti cui possono essere affidati i minori: al primo posto le famiglie, poi i nuclei mono-genitoriali, quindi le strutture residenziali. Ovviamente la decisione resta al giudice, che può disporre destinazioni diverse a seconda dei singoli casi. Il progetto di legge si allinea così alla normativa statale, mentre al momento quella regionale parifica le famiglie alle strutture residenziali.

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