di Marcello Celeghini

“La città e la Chiesa ferrarese continueranno a volere bene per sempre a questa grande donna che ha vissuto una vita ispirata ad un cristianesimo autentico”. È questo il ricordo che l’arcivescovo di Ferrara-Comacchio, Luigi Negri, ha lasciato alla folla presente venerdì pomeriggio in Duomo alle esequie della scrittrice e agiografa Gianna Vancini, scomparsa dopo una breve malattia domenica 19 giugno a 75 anni. Al funerale ha partecipato anche una delegazione del comune di Broni (Pv) del quale la Vancini era cittadina onoraria.

Gianna Vancini era nata il 19 marzo 1941 a Ferrara. Laureatasi in Lingue e Letterature Straniere, è stata per anni fulcro dell’attività culturale, e nello specifico letteraria, della città. Cavaliere al Merito della Repubblica e presidente del “Gruppo Scrittori Ferraresi”, saggista e narratrice, tra i tanti testi pubblicati, tra saggistica, romanzi e sillogi poetiche, si possono ricordare I fili del tempo (1994), San Valentino Martire (1997), La mela e il giglio (1998), Il Beato Alberto Pandoni Vescovo di Ferrara (2000), Contardo. Il santo estense (Este Edition, 2003), Testimone d’amore (Este Edition, 2004), Carlo Rossetti (2005), Il culto secolare di San Nicola da Tolentino (2006), Un indizio per Roberta (2007).

Proprio la sua produzione di testi agiografici sui santi di casa Este è stata ricordata nell’omelia dall’arcivescovo Negri. “I suoi scritti hanno arricchito tutta la nostra comunità cristiana che aveva dimenticato i suoi santi. Gianna Vancini ha riportato luce su queste vite esemplari grazie al suo grande talento di studiosa. Ricordo il mio primo incontro con lei, mi ha arricchito tanto grazie alla sua immensa cultura. Ecco una vita pienamente vissuta. Il Signore fa della nostra vita una meraviglia nel mondo”.

Sempre durante l’omelia Negri ha ricordato anche il passato di educatrice della Vancini. “Ha insegnato per tantissimi anni con dedizione in una delle scuole più difficili di Ferrara, senza mai accettare, avendone la possibilità e le capacità, alcun trasferimento. Era un’educatrice appassionata. Era anche una donna estremamente caritatevole verso il prossimo, per lunghissimi anni ha accudito amorevolmente la mamma inferma”.

Alla cerimonia erano presenti, oltre al sindaco Tiziano Tagliani, anche gli amici e colleghi di una vita, oltre al Gruppo Scrittori Ferraresi di cui era presidente, ancora increduli per la perdita di una amica che ha scelto di andarsene in punta di piedi.