Politica
13 Aprile 2016
Uba e Cinti Luciani all'attacco di Fabrizio Florestano dopo la sua intervista su Estense.com

Psi contro Casa Pound: “Chi si definisce fascista dovrebbe vergognarsi”

di Redazione | 3 min

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cinti luciani“Chi si definisce ‘fascista’ oggi, dovrebbe vergognarsi nei confronti di una generazione di persone che ha vissuto per buona parte della vita con la privazione di diritti che oggi sono ritenuti fondamentali”. Non fa sconti Leonardo Uba, segretario comunale del Partito Socialista Italiano (Psi) a Fabrizio Florestano, dopo l’intervista del militante di estrema destra su Estense.com. “Dovrebbe vergognarsi delle barbarie, delle discriminazioni, delle violenze operate nei confronti del “diverso” – continua Uba -. Altresì, dovrebbe vergognarsi di creare astio tra le fasce più deboli e meno abbienti della società: mettere in conflitto un italiano e un extracomunitario che chiedono lo stesso aiuto, non serve a dare soluzioni”.

E “altrettanto indecente” secondo Uba “è affermare che, questo movimento di estrema destra, non rinnega nulla del ventennio di Mussolini. Ciò significa che, in tutti questi anni, non c’è stata nemmeno l’ombra di una riflessione autocritica. Se qualcosa di cui oggi il Paese non ha bisogno, esso è Casa Pound, che sferra giudizi sui falsi buonisti e poi, per accaparrare qualche simpatizzante, si mette a spazzare l’ingresso dei supermercati”.

Parole sottoscritte anche dal segretario provinciale Psi Rita Cinti Luciani, che giudica una “uscita a dir poco infelice quella di Fabrizio Florestano” sulla “sua osservanza al credo fascista ma soprattutto nel suo tentativo di negare le persecuzioni razziali nei confronti degli ebrei a cui va la nostra solidarietà. Giudico grave e intollerabile che ancora oggi ci sia chi tenta di far passare il concetto di negazionismo di quanto accaduto durante il fascismo: dittatura (che rifiutiamo come concetto di qualsiasi colore essa sia) leggi razziali, persecuzioni e privazione della libertà personale e politica( che rappresenta l’essenza della vita)”.

Secondo la Cinti Luciani, le parole di Florestano sono “certamente un’offesa nei confronti di quanti, come Matteotti sono stati uccisi per aver denunciato quanto stava accadendo e di tutti quelli che hanno lottato, sacrificando la vita per darci un sistema fondato sulla democrazia. Questa è la riprova dei rischi a cui è esposta oggi la società e dimostra quanto antichi sentimenti che pensavamo spariti, siano in agguato e stiano riemergendo. Figli della crisi economica e politica? Figli della scarsa conoscenza storica e culturale? In ogni caso, per chi, come i Socialisti, hanno sempre creduto nel pluralismo democratico, libertà e giustizia sociale, non solo non è possibile tacere ma ci sentiamo impegnati nella difesa della verità storica dei fatti senza odio ma con fermezza e di quei valori e ideali di rispetto per l’uomo che ci hanno insegnato grandi uomini e donne come Giacomo Matteotti, Alda Costa, Sandro Pertini e i tanti, milioni di deportati e uccisi, a loro dobbiamo rispetto e riconoscenza”.

Una presa di posizione che, curiosamente, viene ‘prevista’ proprio da Casa Pound, che giocando d’anticipo invia una lettera al nostro quotidiano scrivendo quanto segue: “Desideriamo ringraziare il direttore della testata per aver riportato fedelmente quanto dichiarato dal responsabile locale in merito alle domande che gli sono state poste: apprezziamo questo giornalismo oggettivo e obiettivo. Per quanto riguarda le polemiche sterili e scontate relative al titolo dell’intervista inutile soffermarsi con chi vuole a tutti i costi che la storia venga interpretata in senso univoco, tralasciando ben altri episodi più gravi che vedono protagonisti coloro che assurgono a liberatori. Il podestà del ventennio a Ferrara fu un ebreo, Ravenna, per cui se il presupposto del fascismo era l’antisemitismo questo non trova certo riscontro nella storia cittadina. Le parole pronunciate dal sig. Civolani che vuole mandare al confino delle persone sanno di vecchio oltre che essere inopportune e piene di odio verso chi è politicamente diverso, quindi incommentabili”.

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