Economia e Lavoro
31 Marzo 2016
Fidi e crediti a privati e imprese. L'ad Capitanio: "Strategia di servizio e vicinanza ai clienti"

La Nuova Carife riprende a fare la banca

di Redazione | 3 min

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Da sinistra: Carlo Partipilo Papalia, Giovanni Capitanio e Stefano Zecchi

Da sinistra: Carlo Partipilo Papalia, Giovanni Capitanio e Stefano Zecchi

La Nuova Carife ha ripreso a fare la banca. Ordinaria, semplice, a contatto con il territorio. Parola di Giovanni Capitanio, l’amministratore delegato della ‘good bank’, abituato a parlare “sui fatti avvenuti, non sulle poesie”. E i fatti, quelli fin qui compiuti, li ha snocciolati uno ad uno andando per settori, dai privati alle imprese, dai depositi agli impieghi, concedendo una sola parentesi a ciò che ancora non si è concretizzato, nell’accennare alla volontà della banca di tornare a sponsorizzare eventi nel prossimo futuro.

La strategia messa in atto dalla Nuova Carife è in gran parte proiettata all’accrescimento del numero di depositi, attraverso una “politica di vicinanza” e alla messa a disposizione di servizi. La “fidelizzazione” degli attuali clienti sta avvenendo innanzitutto con l’invio di 34mila lettere a chi ha sul proprio conto l’accredito dello stipendio o della pensione, informando che la Cassa mette a loro disposizione un fido di 2.500 euro (per chi ha stipendi entro tale cifra) o di 5.000 euro (per stipendi superiori a 2.500 e fino a 5.000). Inoltre la banca dà la possibilità di ottenere un credito chirografario (a 19, 24, 36 e 60 mesi) dello stesso importo del fido. “E’ un servizio che diamo – dichiara Capitanio – dopo esseri resi conto che ci sono clienti che già l’ultima settimana del mese andavano regolarmente a scoperto. Oltre a questo ‘mini fido’, stiamo contattando i nostri clienti che fino a 36 mesi fa avevano utilizzato credito dalla banca per chiedere loro se hanno bisogno di ulteriori crediti”. “Da gennaio a oggi – aggiunge Capitanio – sono stati fatti 213 mutui ipotecari per un totale di 24 milioni e 687mila euro, di cui 82 già erogati per complessivi 8 milioni e 189mila euro”.

Come annunciato nelle settimane scorse, la Nuova Carife ha concluso accordi con le associazioni di categoria del territorio in base ai quali vengono messi a disposizione degli associati (oltre 30mila) plafond da utilizzare. Gli importi sono di 20 milioni per Cna e altrettanti per Unindustria, Confcooperative, Ascom e Legacoop Estense, oltre a 10 milioni ciascuno per Confartigianato e Confesercenti. Sul versante imprese sono state deliberate 1.287 pratiche di fido per complessivi 63,9 milioni, mentre è stato predisposto un nuovo prodotto per i commercianti chiamato “Anticipo Pos” (3.500 i soggetti potenzialmente interessati).

La Nuoca Carife sta inoltre dando seguito a uno degli accordi assunti durante il recente incontro con i sindaci della provincia, quello cioé di sviluppare rapporti con le tesorerie degli enti per pagamenti o anticipi su pagamenti. “Abbiamo scritto – precisa Capitanio – a 1997 fornitori degli enti pubblici per far sì di poter anticipare loro il credito. Il concetto è quello di redistribuire sul territorio ciò che si è raccolto sul territorio”.

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