Attualità
13 Marzo 2016
Scattano le manette per il presidente della società appaltatrice. Tagliani: "Problema ulteriore, dobbiamo pensare a pezze provvisorie". Le opposizioni: “Sgombero immediato”

Riqualificazione Palaspecchi, arrestato uno dei partner

di Redazione | 4 min

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10380178_783753798325951_6914115238699183960_oEnnesimo ostacolo nel già tortuoso percorso di riqualificazione del Palaspecchi. Si tratta dell’arresto dell’imprenditore Sergio Vittadello, presidente dell’omonimo gruppo di costruzioni che fa parte del ‘fondo immobiliare’ che deve realizzare il progetto di recupero dell’immobile di via Beethoven. Mentre si avvicina la deadline del 31 marzo, scattano le manette per il presidente di Intercantieri Vittadello Spa, appaltatore del progetto, arrestato per tangenti da 160mila euro all’Anas.

Un arresto che avrà possibili conseguenze per la riqualificazione del Palazzo degli Specchi. Ad ammetterlo è lo stesso sindaco Tiziano Tagliani: “L’arresto avvenuto ieri dell’imprenditore Sergio Vittadello determina obiettivamente un problema ulteriore nel percorso già molto accidentato che dovrebbe portare alla riqualificazione del Palazzo degli Specchi di proprietà della Società “Ferrara 2007 srl”.

Se l’obiettivo-sogno di iniziare questo maxi-progetto di recupero si allontana, si avvicina la necessità di applicare almeno delle ‘pezze’ provvisorie per arginare il problema. “Se per anni l’amministrazione comunale ha lavorato caparbiamente ad una soluzione che pareva ormai a portata di mano, oggi realisticamente deve ipotizzare anche misure provvisorie che preservino il contesto urbano dal progressivo deteriorasi della situazione” spiega il primo cittadino che in questi mesi si era battuto per velocizzare i tempi del recupero.

Sogno infranto. “Non ci facciamo illusioni, così come non se ne facciano i ferraresi – prosegue Tagliani – purtroppo senza la riqualificazione complessiva di quel complesso – come abbiamo già detto più volte – si potranno mettere in campo solo “pezze” provvisorie e probabilmente con costi elevati a carico della collettività; destinate comunque a non risolvere definitivamente il problema”.

“Faremo in ogni caso tutto quello che serve per ridurre il disagio e perseguiremo comunque una soluzione definitiva nella persuasione che, oltre alla obiettiva complessità delle problematiche finanziare del momento e oltre all’improvviso ostacolo determinato dalle vicende giudiziarie che hanno coinvolto uno dei partner della operazione, non aiuterà alla soluzione del problema né il reperimento di interlocutori eventualmente nuovi (se necessari) né la vergognosa campagna mediatica che in queste settimane è stata scatenata sul Palaspecchi” conclude il sindaco, riferendosi, come ultimo esempio, al servizio della Lega Nord andato in onda su canale 5.

Non tardano ad arrivare le reazioni delle opposizioni. La Lega Nord, tramite il responsabile sicurezza e immigrazione Nicola Lodi, ha subito indetto una conferenza davanti al Palaspecchi. E arrivano già i primi commenti anche da Matteo Fornasini, consigliere comunale di Forza Italia: “Questo è il colpo di grazia che sancisce il fallimento definitivo del progetto ed è l’ennesima dimostrazione che il piano messo in campo dal sindaco e dal Comune di Ferrara non poggiava assolutamente su basi solide. Ora che il progetto di riqualificazione è definitivamente abortito, Tagliani ha l’obbligo di ordinare immediatamente lo sgombero del Palaspecchi e di attivarsi subito per la messa in sicurezza dell’area dal punto di vista igienico e sanitario”.

Il consigliere forzista proporrà subito agli altri consiglieri di opposizione di sottoscrivere una richiesta per affrontare la questione nella prima seduta utile del consiglio comunale o nella commissione consigliare competente, “affinché il sindaco ci informi immediatamente della situazione e delle iniziative che l’amministrazione intende porre in essere per affrontare il problema”.

La richiesta di sgombero immediato, e di affrontare la questione il prima possibile in consiglio comunale, giunge anche da Paolo Spath, consigliere comunale Fratelli d’Italia – AN: “Da sempre noi dell’opposizione abbiamo fatto notare la precarietà dell’accordo con tale società, visto i ben noti problemi in cui versava, ma è sempre stato come parlare con un muro, Tagliani anche in questo caso si è dimostrato sordo alle nostre richieste, ed è andato dritto per una strada che ora si fa ancora più in salita”.

“Eravamo noi opposizione a remare contro, o forse i nostri dubbi erano ben fondati?” si domanda Spath che chiede di velocizzare i tempi: “Dopo 30 anni di attesa, non vorremmo attenderne altri 30 prima che la vergogna del Palazzo degli Specchi venga sgomberato e abbattuto. Non è possibile perdere altro tempo: si proceda senza indugi allo sgombero immediato e forzato del palazzo, alla sua bonifica e messa in sicurezza. Il tempo per le chiacchiere è scaduto, il tempo delle promesse non mantenute, dei continui rinvii non c’è più, occorre passare all’azione, rimboccarsi le maniche e dar soluzione all’annoso problema del Palazzo degli Specchi”.

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