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29 Febbraio 2016
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Ennio Morricone trionfa agli Oscar

di Redazione | 4 min

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morriconeLa notte degli Oscar 2016 , l’88a della sua storia, essendo nata nel 1927, ma ufficializzata solo nel 1929, ha visto il trionfo del nostro Ennio Morricone che si è aggiudicato la statuetta per la colonna sonora di The Hateful Eight, il film del regista Quentin Tarantino che ha dichiarato di possedere la più grande raccolta di colonne sonore del nostro Grande.

Dedico questa vittoria a mia moglie Maria – ha detto il compositore, visibilmente commosso, tutta la platea del Dolby Theatre di Los Angeles, in piedi, a rendergli omaggio.

Intervistato prima della cerimonia, il maestro aveva asserito:

Posso anche meritare il riconoscimento ma siamo in 5 e non è detto che lo vinca.

Ma poche settimane fa Morricone aveva anche vinto per lo stesso film il Golden Globe, di solito intuitiva ‘anticipazione’ degli Oscar.

A In memoriam, la tradizionale rubrica che agli Oscar ricorda gli artisti del cinema scomparsi durante l’anno, è stato ricordato anche il nostro Ettore Scola.

Tra gli altri David Bowie, Omar Sharif, Wes Craven.

“Il caso Spotlight” ha vinto l’Oscar nella categoria miglior film. Questo premio dà voce ai sopravvissuti. Una voce che arriverà al Vaticano. Papa Francesco, è arrivato il momento di proteggere i bambini – così si è pronunciato Michael Sugar, il produttore del film dedicato ai giornalisti del Boston Globe che scoprirono un grosso scandalo di pedofilia nella chiesa. A Spotlight anche l’Oscar per la miglior sceneggiatura originale.

Migliori attori protagonisti Leo di Caprio, finalmente vincitore per la prima volta, dopo tante nominations, per la sua performance in The revenant e Brie Larson per la sua interpretazione in Room di Lenny Abrahamson, tratto dall’omonimo bestseller internazionale di Emma Donoghue (in Italia pubblicato con il titolo “Stanza, letto, armadio, specchio”) .

La migliore regia premiata è del messicano Alejandro González Iñárritu per The revenant, film vincitore anche per la miglior fotografia, opera di un altro messicano Emmanuel Lubezki Morgenstern.

Alicia Vikander, splendida ventisettenne danese davvero brava, fidanzata ‘controversa’ del tedesco-irlandese Michael Macbeth / Steve Jobs Fassbender, ha vinto come Miglior Attrice non Protagonista per The Danish Girl: un riconoscimento che la risarcisce per la Coppa Volpi 2016 – che sarebbe stata meritatissima – all’ultima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, a settembre scorso dove la pellicola era stata presentata in concorso.

Mark Rylance, ottimo attore britannico, vince a sorpresa, nella stessa categoria ovviamente al maschile, per la sua interpretazione ne Il Ponte delle spie di Steven Spielberg.

Last but not least, dopo i numerosi premi e riconoscimenti e successo di critica e di pubblico di tutto il mondo, ‘Il figlio di Saul’ ha vinto l’Oscar come Miglior Film Straniero e per l’occasione tornerà in 30 sale d’essai come evento unico e speciale il 7 e l’8 marzo prossimi.

Una nota dolente di grande rilievo ormai da anni, ma mai molto presa in considerazione, riguarda il ‘colore degli artisti’ in lizza negli anni nella storia di ‘zio Oscar’.

Infatti, come da più parti è stato rilevato anche quest’anno, negli 88 anni di storia della prestigiosa statuetta, gli attori neri vincitori son stati appena 15 sui 346 candidati e 9 di loro, a partire dal 2000.

Solo 3 cineasti afro-americani son stati nominati come ‘miglior regista’, dall’Academy Award.

Steve McQueen – omonimo dell’attore statunitense prematuramente scomparso – scultore, regista di nascita inglese, è l’unico nero ad aver vinto il premio per la miglior fotografia, con ’12 anni schiavo’, del 2013.

Dal 1981, solo 27 di loro son stati nominati agli Oscar e solo 3 di loro han vinto.

Anche quest’anno  non ci sono attori o attrici neri nelle nominations ed è il secondo anno di fila in cui succede. Per rispondere alle molte critiche (alcuni attori hanno anche deciso di boicottare la cerimonia) la presidente dell’Academy che si chiama Cheryl Boone Isaacs ed è una donna nera, ha detto che nel 2016 l’Academy si impegnerà per ‘l’inclusione in tutte le sue sfaccettature’ di membri più giovani e con una particolare attenzione a ‘genere, colore della pelle, etnia e orientamento sessuale’.

La questione ha scatenato polemiche… Addirittura Hillary Clinton si è inserita, con un tweet, nella polemica che accusa l’Academy di discriminare le minoranze nell’assegnazione degli Oscar.

Troppo talento viene tenuto in disparte… – ha scritto, tra l’altro, su Twitter, la ex – first lady ora candidata democratica alle prossime presidenziali.

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