Crescono in maniera preoccupante le segnalazioni pervenute al sindacato Fials da parte di infermieri e operatori socio sanitari (Oss) dei reparti di degenza degli ospedali locali: “Non ce la fanno più – riferisce la segretaria provinciale Fials, Mirella Boschetti – a lavorare in condizioni di carenza di organico, oramai cronica, nel timore costante di commettere errori”.
A 50 giorni dall’applicazione della normativa europea sull’orario di lavoro, la carenza di personale emerge in tutta la sua gravità. “Il pluriennale blocco del turn over al 25%, il mancato ricambio generazionale – aggiunge Boschetti – sono fattori che negativamente influenzano le condizioni di lavoro degli operatori sanitari che sono sottoposti a continuo stress, sempre più stanchi, stressati, arrabbiati e demotivati. Sono quasi tutte donne che, al carico di lavoro, sommano l’impegno familiare”.
Ad aggravare la situazione lavorativa sarebbero poi le numerose assenze brevi per malattie di stagione, che si sommano alle assenze lunghe: infortuni, malattie, maternità, etc., “non sostituite o “rimpiazzate” utilizzando l’organico integrativo che normalmente serve a copertura delle assenze per ferie e malattie brevi, oppure con la “conversione” dei diurnisti (M.P) in turnisti (M.P.N), con la conseguente riduzione dell’organico giornaliero. La coperta è ormai troppo corta”
Apre la lunga serie delle recenti segnalazioni, l’area medica del Delta: “Non ne possiamo più, 5 malattie non sostituite (15 gennaio 2016) ormai pochi operatori accettano di fare “progetti emergenza” perchè porterebbero a lavorare 9 giorni consecutivi e con i ritmi che ci sono è troppo faticoso”. Seguono le segnalazioni provenieti dall’area medica di Cona: “ Il carico di lavoro è eccessivo: per l’occupazione intensiva dei posti letto aggiuntivi, per le condizioni critiche di certi pazienti che a nostro avviso troverebbero idonea assistenza in terapia intensiva, per la presenza di pazienti psichiatrici che richiedono particolare assistenza e sorveglianza, spostiamo pazienti interni anche di notte per liberare posti letto per consentire l’accesso di pazienti dal Pronto Soccorso, etc.”.
Da qui l’appello della Fials: “Occorre assumere subito, occorre recuperare risorse economiche da investire in personale sanitario per l’assistenza diretta al paziente, in sede locale si deve intervenire sulle dotazioni organiche dei vari servizi, vanno razionalizzate le troppe posizioni organizzative, rivisti gli incarichi di strutture complesse e semplici, in applicazione del piano sanitario locale approvato dai sindaci nelle Conferenze Socio Sanitarie Territoriali del 25 giugno 2013 e 27 luglio 2015”. Provvedimenti necessari, dichiara la Fials, a tutela della sicurezza dei lavoratori.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni
Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com