di Eleonora Cinti

Comacchio. Nel novembre appena trascorso è stato costituito alla Camera dei Deputati il gruppo parlamentare Sinistra Italiana (Si), formato da trentuno componenti provenienti da Sel, Pd e Movimento 5 Stelle. Domenica alla sede del Partito di Rifondazione Comunista (Prc) di Comacchio c’è stata la riunione in cui gli esponenti del nuovo soggetto politico hanno spiegato quali saranno i suoi obiettivi. Presentati da Andrea Rossetti (Prc) a esporre gli obiettivi di Sinistra Italiana c’erano Claudio Grassi (Sinistra Lavoro), Stefano Lugli (segretario regionale Prc), Igor Taruffi (capogruppo Sel in consiglio regionale) e Monica Gregori.

Lo scopo è di creare nei mesi a venire un partito di sinistra moderno, “che raggruppi le forze migliori della sinistra, – afferma Lugli – aderente alla sinistra europea, un soggetto democratico, con capacità di parlare agli elettori delusi. Che ognuno possa sentirsi partecipe ad un partito unitario e collettivo”. La questione di recuperare tutti quegli elettori delusi dai partiti di sinistra, è un tema trattato da ogni interlocutore. E uno dei ‘modelli’ di riferimento potrebbe essere il più inaspettato: la Lega di Salvini.

“La sinistra ha sempre portato avanti i temi per le classi sociali disagiate, per i giovani precari, per il lavoro – dichiara Grassi – e mancando da anni una vera forza politica di sinistra, queste battaglie non sono state più considerate. Anche la Lega Nord era sprofondata, poi trasformandosi ha trovato la via di divenire un polo, che se anche da solo non può vincere, vanta comunque un elettorato del 15% che può incidere significativamente nelle alleanze. Noi dovremmo fare lo stesso percorso. Il fatto che in Italia abbiamo il consenso elettorale più basso d’Europa, il 4.01%, deve portarci a far ragionare in cosa abbiamo sbagliato. Non abbiamo più avuto consenso elettorale perché abbiamo perso credibilità e dobbiamo creare un programma elettorale che ci permetta di riacquistarla. Il tema principale da cui partiremo è il lavoro. Il libero mercato degli ultimi anni, che doveva risolvere i problemi economici, li ha complicati, anche perché i padroni non investono più per creare lavoro. Bisognerà creare un programma di politica industriale, un programma di riassetto e rispetto ambientale”.

Nei primi mesi del 2016, ci sarà un’assemblea nazionale, in cui si verificherà il processo costituente della forza di sinistra “autonoma e alternativa al PD, ai Cinque Stelle e alle destre, creando dunque un quarto polo” – spiega Lugli. Secondo Taruffi “bisogna ripartire da zero, senza rivangare gli errori o i fatti passati” e propone di presentare”un’agenda politica alternativa”.

Per Gregori occorre anche “ricreare i legami con sindacati, associazioni, con quei corpi legati alla politica, sia a livello territoriale che nazionale. Dobbiamo analizzare il perché che i cittadini non votano più e non ci votano più. Negli ultimi anni, la sinistra non ha più ascoltato il popolo ma semplicemente ha contestato Silvio Berlusconi (Forza Italia) senza più proporre decisioni alternative”. Criticando il governo, la Gregori afferma che “crediamo sia aberrante che l’Italia non abbia preso ancora una posizione nella questione del terrorismo” e che “la Legge di Stabilità è una manovra iniqua e non espansiva. C’è la bugia sulle pensione cui non avverrà mai la riforma. Sono spariti i soldi degli esodati creati dal PD e dal Governo Monti e dopotutto non doveva essere creata una categoria esodati ma bisognava invece rivolgersi all’Europa”.

Tra le critiche della Gregori anche i 500 euro ai 18enni (“non dico che non abbia senso, ma deve essere associato ad uno scopo sociale o magari avvicinando i ragazzi al mondo del lavoro. Quei cinquecento euro sarebbero potuti essere utilizzati per la povertà, gli esodati, il lavoro, l’emergenza casa”) e il Jobs Act (“una bolla d’aria, perché ha causato immediatamente licenziamenti e un attacco agli insegnanti di terza fascia”).