Politica
27 Novembre 2015
Stabilita una precisa procedura d'intervento sia in fase emergenziale che preventiva

Una convenzione per la gestione delle morie di pesci

di Redazione | 2 min

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IMG_20151126_161638450_HDR“Servirà proprio per evitare futuri casi come quello avvenuto a Fossetta d’Albero, a Boara”. L’assessore all’Ambiente Caterina Ferri riassume così davanti ai taccuini l’essenza della nuova convenzione sulla gestione delle morie di pesci nei canali del territorio.

Il caso di Boara è quello riportato a metà ottobre da Estense.com, quando i lavori di manutenzione del terrapieno lunga il tratto di via Copparo che attraversa la frazione di Boara hanno portato a una ingente moria di pesci per via dell’abbassamento del livello delle acque effettuato dal Consorzio di Bonifica. Centinaia di pesci che non sono stati raccolti e spostati prima dell’intervento si sono ritrovati a nuotare in troppa poca acqua e sono morti. Tutto probabilmente causa di un difetto nella comunicazione che con tutta evidenza, interrotta in qualche punto prima di arrivare a destinazione.

“Introduciamo una disciplina proprio per evitare il ripetersi di quella situazione in cui probabilmente non sapremo mai cosa sia successo”, conferma Ferri. Infatti fino ad ora non è esistita una regolamentazione effettiva ma tutto è stato lasciato alla prassi.

Con la nuova convenzione tra Comune, Provincia e Università di Ferrara – che prevede uno stanziamento di poco più di 15mila euro a favore di quest’ultima – viene stabilità una procedura precisa di intervento sia in fase emergenziale che di prevenzione in cui vengono definiti i compiti di tutti gli enti coinvolti, dalla Provincia, all’Usl, passando per Comune, Unife e Arpa. La procedura prevede che quando il Consorzio dovrà procedere all’abbassamento del livello acque avverta almeno cinque giorni prima la Provincia che, a sua volta, metterà in moto l’Arci Pesca per la raccolta dei pesci il loro collocamento in altri canali. In caso di intervento dovuto a inquinamento verranno attivati Usl, Arpa e Università di Ferrara che, tramite il dipartimento di Biologia, effettuerà le analisi del caso in breve termine. “Grazie alla convenzione – spiega Alessio Stabellini, dirigente del settore ambiente del Comune, intervenuto nella commissione consiliare convocata sul tema – l’università sarà in grado di intervenire entro due ore e la situazione potrà essere portata a risoluzione nell’arco di 5-6 ore”.

Secondo i dati forniti Stabellini negli ultimi tre anni sono stati raccolti circa 70mila chilogrammi di pesce durante le morie. I dati però segnano una progressiva riduzione di anno in anno: nel 2013 erano 51mila, nel 2014 16mila e nell’anno in corso sono stati finora ‘solo’ 2.600.

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