Politica
4 Novembre 2015
Talmelli: "L'importante è non giocare sulla pelle dei bambini". Vitellio minimizza: "Non siamo il partito del pensiero unico"

Educazione sessuale nelle scuole? Il consigliere Pd interroga l’assessore

di Redazione | 3 min
Alessandro Talmelli

Alessandro Talmelli

Ci sono progetti per l’educazione affettiva e sessuale nelle scuole ferraresi? E, in caso positivo, sono stati coinvolti i genitori? A rivolgere questi quesiti al sindaco Tiziano Tagliani e all’assessore ai servizi educativi Annalisa Felletti, attraverso un’interrogazione in Comune, è il consigliere del Partito Democratico di area cattolica Alessandro Talmelli, che contrappone alcuni “buoni progetti didattici” (“ottimi percorsi, rispettosi dell’intimità dei ragazzi, adeguati all’età evolutiva, corretti dal punto di vista scientifico e convenienti rispetto alla dignità della persona”) ad altri che “tendono a una sessualizzazione precoce e a un’informazione poco scientifica, e tutto questo fin dalle scuole d’infanzia e primarie”.

Un tema che richiama alla mente l’ormai accesissimo dibattito sulle cosiddette ‘teorie gender’ che sarebbero state promosse in alcune scuole italiane, anche se il consigliere, contattato da Estense.com, afferma che il tema principale dell’interrogazione sta nel diritto delle famiglie a essere informate sui percorsi extracurriculari dei propri figli. “Sono particolarmente d’accordo e apprezzo i percorsi sull’educazione sessuale e sull’intimità – afferma Talmelli -, come esistevano anche nelle scuole di alcuni anni fa e che venivano fatti in maniera particolarmente coraggiosa. Nell’interrogazione mi focalizzo su alcuni atteggiamenti che anche il ministero ha richiamato (come nel caso di una scuola media di Piacenza, dove i genitori hanno chiesto invano di esonerare il figlio da un corso di educazione sessuale, ndr), chiedendo se si è conoscenza di questi progetti anche a Ferrara, e se sono coinvolte anche le scuole di infanzia”.

Nel testo dell’interpellanza si legge infatti che “non di rado avviene che l’insieme di queste attività sono decise e realizzate senza informare adeguatamente le famiglie e senza coinvolgerle su questioni tanto delicate” e che “è fondamentale stabilire un’alleanza sincera, partecipata e vigilante tra le scuole e i genitori affinché i nostri figli possa crescere in modo sano ed equilibrato, e che siano in grado di giungere ad una maturazione che li renda autonomi e capaci di affrontare serenamente ed in modo responsabile la propria vita”.

Solo una questione di informazione e consenso per i genitori? Non proprio: Talmelli infatti nell’interpellanza afferma anche che in Italia “non mancano scuole nelle quali si organizzano progetti nei cui diversi indirizzi di pensiero non viene attribuita una sufficiente importanza al dato biologico, ma addirittura viene molto spesso lasciato da parte a vantaggio di scelte del sesso fatte sulla base della propria storia e dei condizionamenti famigliari e sociali: un modo di procedere che rischia di creare confusione e disorientamento nei bambini e ragazzi, in un’età già difficile di per sé, in cui si forma l’identità della persona”. Cosa si intende con ‘dato biologico’? “L’importante – risponde Talmelli – è non creare un disorientamento tra i bambini che frequentano le scuole dell’infanzia. Non è un giudizio di merito sui temi dell’omosessualità: la mia preoccupazione è sapere se i bambini possono venire condizionati da determinate dinamiche dei progetti educativi. L’importante è non giocare sulla pelle dei bambini”.

Il segretario del Pd ferrarese Luigi Vitellio, dal canto suo, chiede di “evitare letture maliziose” dell’interpellanza, sottolineando come nel testo non siano presenti riferimenti alle ‘teorie gender’ in voga sulle cronache, anche se “è normale che in un grande partito come il Pd ci siano sensibilità e opinioni diverse, figuriamoci quando si va a toccare una questione così delicata. Poi se mi chiedete cosa penso sul tema dico che in Italia, anche alla luce dell’ultima sentenza del Consiglio di Stato, l’unica cosa seria da fare è approvare il ddl Cirinnà, senza strane mediazioni e nel minor tempo possibile, per un giusto riconoscimento delle unioni civili. Anche quando mi sono candidato alla segreteria sono stato molto chiaro su questo punto. Ma il nostro non è il partito del pensiero unico e Talmelli propone quesiti sensati all’assessore”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com