Incendio nella notte in via Gerusalemme Liberata
Intorno alla mezzanotte un appartamento in via Gerusalemme Liberata è andato a fuoco, non si sono ancora accertate le cause ma l'innesco potrebbe essere dovuto all'esplosione di una bombola del gas
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I carabinieri forestali hanno denunciato cinque ditte della provincia di Ferrara per la gestione illecita di rifiuti edili
La Procura di Ferrara ha nuovamente chiesto l'archiviazione per l'allora direttore del distretto Sud-Est dell'Ausl di Ferrara e per un'operatrice telefonica del 118, inizialmente indagati per omicidio colposo relativamente alla morte di Francesco D'Antoni, deceduto ad Argenta il 20 marzo 2021 per infarto miocardico acuto
Due ferraresi, una donna di 46 anni e un uomo di 55 anni, rispettivamente amministratore di diritto e di fatto di una società fallita con sede nell'Alto Ferrarese, sono stati condannati a 6 anni e 4 anni e 4 mesi dal tribunale di Ferrara con l'accusa di bancarotta fiscale
È un guanto di sfida quello che l'avvocato Fabio Anselmo lancia al sindaco Alan Fabbri, a cui chiede di uscire "dalla bolla dei social" e presentarsi "davanti alla città per un confronto pubblico dove misuriamo le idee e la visione della Ferrara dei prossimi cinque anni"
di Daniele Modica
La Lega Nord ha preso possesso di Palazzo degli Specchi. È successo oggi pomeriggio verso le 14.30. Un’occupazione a sopresa durante quella che doveva essere l’ennesima manifestazione di protesta del Carroccio. Manifestanti, gente del quartiere, polizia, carabinieri, pompieri e giornalisti. Tutti a faccia in su verso Nicola Lodi, responsabile immigrazione della sezione locale del partito, Maurizio Ghidoni, cameraman ufficiale delle battaglie ‘padane’ e altri iscritti che dall’alto della torre di specchi sventolano la bandiera con il sole delle alpi. “Dobbiamo chiudere i conti con questa porcheria – sbotta Lodi, mentre il gruppo si inerpica di nascosto su per le rampe di scale che portano al tetto della struttura –. Abbiamo tende, sacchi a pelo e viveri per passare la notte qui: non ce ne andiamo finché il sindaco e il questore non ci ascolteranno.
Ore 14.30: L’occupazione – Un’ora prima della manifestazione, mentre già si stavano allestendo megafoni e striscioni ai piedi del Palazzo degli Specchi, in via Beethoven, un gruppetto si allontana: sono Nicola Lodi, Maurizio Ghidoni e altri tre fedelissimi del partito. Ci invitano ad assistere alla presa della Bastiglia in versione nostrana. Si caricano sulle spalle l’occorrente per accamparsi e ci fanno strada dentro il palazzo. Attraversiamo un immenso tappeto di vetri rotti, schiviamo lamine di ferro, buche, cavi elettrici. E poi saliamo le rampe buie che ci portano fino alla cima della struttura dove lo sguardo domina la città.
Ore 15: Il Palazzo batte bandiera leghista – “Perché stiamo facendo questo – ci interroga Nicola Lodi -? Dopo due mesi di esposti e interrogazioni, anche in Regione, e di richieste di incontro inoltrate al sindaco, Tiziano Tagliani non ha mai risposto. È chiaro che non vuole risolvere la situazione”. Secondo Lodi, non si fa nulla da troppo tempo ed è arrivato il momento di chiudere i conti. Certo l’iniziativa dovrebbe venire anche dalla proprietà dell’immobile e su questo Lodi parla chiaro: “Ho parlato personalmente con Luca Parnasi, amministratore delegato della società Parnasi che possiede tutto il palazzo – spiega -. Mi ha assicurato che ha presentato querela”.
Ore 15.30: Il tour – Sotto il palazzo, a seguire la vicenda si è ormai radunata una piccola folla di rappresentanti politici, di simpatizzanti del Carroccio, di semplici residenti dei quartieri vicini preoccupati “per la situazione di degrado sociale e igienico-sanitario”. Il discorso di Nicola Lodi dalla torre, poi i manifestanti vengono accompagnati in un giro esterno per prendere coscienza del degrado della zona. “Il sindaco ha la responsabilità della sicurezza, oltre che della salute dei suoi cittadini – conclude il segretario comunale del Carroccio Umberto Cattaruzza De Lugan -. La zona deve essere monitorata. Il Sindaco ce l’abbia a cuore quanto quella dove abita lui”.
La rivelazione: “Ci fanno pressioni, ma non molleremo” – “Abbiamo ricevuto pressioni – rivela Nicola Lodi -. Non posso fare nomi, li faremo alla Procura. Ma posso dire che uomini politici ci hanno contattato per dirci di allentare la presa, di fare meno confusione. Il motivo è che devono arrivare 40 milioni di euro destinati al Palazzo dei Diamanti. Un altro spreco, un altro incompiuto, un altro buco finanziario. Quaranta milioni non sono niente: significa continuare così ancora per anni e anni”. Alle nostre spalle ce la nuovissima tangenziale realizzata da questa amministrazione. “E’ vero – ammette Lodi -, ma c’è anche il Palasilver, bruciato e abbandonato, imbrigliato nelle lungaggini amministrative”.
Ore 16: “L’estrema beffa” – Ora c’è tutto un movimento di cittadini che protestano e di forze dell’ordine che controllano. Ma intanto sul retro del palazzo due abitanti abusivi di origine straniera escono in ciabatte nel caldo sole pomeridiano e si mettono a stendere i panni su due cavi appesi.
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