Masi Torello
16 Ottobre 2015
Riunione del coordinamento provinciale che ora pensa alle iniziative per supportare i referendum contro lo Sblocca Italia

I No Triv riuniti a Masi cercano di espandersi

di Redazione | 3 min
(immagine di archivio)

(immagine di archivio)

Masi Torelli. Nella serata di mercoledì 14 ottobre, si è svolta presso la sala della biblioteca comunale di Masi Torello il secondo incontro del coordinamento provinciale No Triv che raccoglie le diverse anime del movimento contro le trivellazioni: dai comitati No Triv, a Legambiente, al Movimento 5 Stelle, ai singoli cittadini preoccupati per lo stato di salute del loro territorio.

La sala è stata offerta dall’amministrazione comunale di Masi Torello che in questo momento è tra le più attive, assieme a quella di Comacchio, contro le trivellazioni. Per la stesura delle osservazioni al progetto del pozzo Malerbina 1 , l’amministrazione di Masi Torello si è avvalsa del  lavoro di Luigi Gasparini, noto medico ambientalista che da anni presta la sua collaborazione a tutte le cause in difesa di ambiente e salute dei cittadini. “Queste osservazioni – osservano dal coordinamento – sono tra le poche che compaiono sul sito del Ministero dell’Ambiente con tanto di delibera della giunta , esplicitamente contraria alla realizzazione del pozzo. L’amministrazione si è mossa molto bene utilizzando la tecnica dei piccoli sassolini lanciati nell’ingranaggio, cioè tutti gli strumenti a disposizione di un ente locale che ha a cuore il proprio territorio e i suoi cittadini, coinvolgendo anche gli enti che si occupano di salute e ambiente , che con l’attuale legislazione vengono scavalcati”.

Nella serata è stato ribadita la ferma volontà di allargare la rete provinciale di cittadini No Triv attraverso un capillare lavoro di informazione della popolazione con iniziative locali di varia natura, dal volantinaggio alle conferenze con esperti, per preparare la campagna pro-referendum per le modifiche al decreto Sblocca Italia, richiesto da ben 10 regioni italiane (non così l’Emilia Romagna).

“In questo momento – spiegano dal coordinamento -, come risulta dall’ultimo bollettino dell’Unmig del 30 settembre 2015, nella Provincia di Ferrara sono in corso di Valutazione Ambientale ben 7 istanze di permesso di ricerca idrocarburi e ben 2 istanze di concessione di coltivazione idrocarburi che interessano quasi tutti i Comuni del territorio provinciale. Questo fa capire l’estensione del problema e la sua gravità e sarà premura dei cittadini No Triv, con gli strumenti di cui possono disporre fuori o dentro le istituzioni, chiedere alle proprie amministrazioni di attivarsi immediatamente per capire sia se è stata depositata da parte delle società petrolifere tutta la documentazione completa e indispensabile a norma di legge per il permesso di perforazione, sia se le amministrazioni che hanno espresso in questi mesi con atti pubblici la propria generica preoccupazione e contrarietà, abbiano poi anche elaborato osservazioni ai progetti da inoltrare al Ministero (così come è stato fatto per il Malerbina 1) entro i termini previsti per legge. Se tutte le amministrazioni, stimolate e supportate dai propri cittadini, si muovessero in questo modo – conclude il coordinamento – probabilmente il Ministero non potrebbe ignorare completamente un tale livello di opposizione”.

Prossimi appuntamenti No Triv a Ostellato, in occasione della festa della zucca, e a Copparo, con un incontro aperto ai cittadini nella serata del 30 ottobre.

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