Eventi e cultura
6 Settembre 2015
Maisto: “Oggi sentiamo la mancanza di una figura come la sua"

Don Patruno ‘ritorna’ tra i giovani artisti

di Redazione | 3 min

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Gianni Cerioli e Massimo Maisto

Gianni Cerioli e Massimo Maisto

di Silvia Malacarne

“La tradizione deve intrecciarsi e unirsi all’innovazione” sostiene Gianni Cerioli, curatore e rappresentante della Fondazione Cassa di Risparmio di Cento, in occasione dell’apertura della fase espositiva della 1^ Biennale d’Arte “don Franco Patruno”. L’inaugurazione si è tenuta ieri, sabato 5 settembre presso la Casa di Ludovico Ariosto (via Ariosto 67); la mostra è riservata ai giovani artisti provenienti dalle province di Ferrara, Bologna e Modena. La scelta di legare la Biennale alla memoria di don Franco Patruno serve per ricordarne la figura di artista e intellettuale, sempre aperto e propositivo nei confronti del mondo giovanile.

Il concorso, bandito dalla Fondazione CariCento in collaborazione con la Cassa di Risparmio di Cento, il Comune di Cento e i Musei di Arte Antica di Ferrara, è riservato ai giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni; ciascuno ha potuto partecipare con una sola opera che doveva aderire al tema proposto, intitolato “Rigenerazione”, inteso però dalla maggior parte degli artisti come Ri-generazione. Il tema non è stato volutamente spiegato, al fine di vedere quali novità sarebbero emerse dai lavori dei 19 partecipanti, come ad esempio la commistione di medium diversi.

“Abbiamo voluto assegnare il primo premio (3000 €) sia allo studente di Bologna Gianfranco Mazza per “Generare di nuovo”, sia al bolognese Luca Serio per “Figura con cane” – spiega il membro della giuria Gianni Cerioli – entrambe le opere ci hanno colpito per la loro natura “aperta”, non definita, per la loro caratteristica di poter essere riproposte e ricreate all’infinito”.

I vincitori avranno l’opportunità di allestire una mostra personale a Cento e a Ferrara nel corso del 2016, per valorizzare le loro opere e incentivare il proseguimento della loro carriera.

unnamed (18)Il secondo premio (1200 €) è stato invece assegnato alla bolognese (di adozione) Valeria Talamonti per il video “City tree”, mentre il terzo (800 €) se lo è aggiudicato la ferrarese Cinzia Carantoni per la ceramica “De rerum natura”.

All’inaugurazione era presente l’assessore Massimo Maisto in rappresentanza dell’amministrazione comunale, onorata per aver avuto il privilegio di ospitare tale mostra in uno dei luoghi simbolo della nostra città: “Oggi sentiamo la mancanza di una figura come don Patruno, una persona in grado di confrontarsi con ogni fascia d’età. Ferrara è una città vitale, propositiva, sempre in cerca di nuove strade da seguire e questa biennale è importante proprio perchè si rivolge ai giovani, quindi al nostro futuro”.

L’idea degli organizzatori è di proseguire la Biennale per scoprire talenti nascosti. Tra i membri della giuria: Ada Patrizia Fiorillo (storico dell’arte dell’università di Ferrara); Guido Molinari (docente dell’Accademia di Belle Arti di Bologna); Massimo Marchetti (critico d’arte), Salvatore Amelio (artista); Fausto Gozzi (direttore GAM Cento); Gianni Cerioli che ha chiuso l’inaugurazione della Biennale con queste parole: “come nello sport si cercano sempre nuovi atleti, noi cerchiamo nuovi artisti; vogliamo incentivare i giovani, spronarli a far emergere la loro creatività”.

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