Persiste nelle aree rurali ed è in continuo aumento il problema sicurezza per le aziende agricole e gli agricoltori. Secondo Cia Ferrara i furti di materiale, attrezzature agricole e combustibile sono all’ordine del giorno nelle campagne ferraresi, soprattutto nelle zone più isolate dove i fondi di grandi dimensioni sono distanti dalle zone abitate.
Non solo il Mezzano ma anche Codigoro, Portomaggiore, Ostellato, Argenta e molti altri comuni del territorio sono terreno di caccia di malviventi che saccheggiano magazzini e le abitazioni rurali. C’è, inoltre, il problema dell’incolumità degli agricoltori che si trovano a qualsiasi ora del giorno – pensiamo ad esempio ad attività come l’irrigazione o alcune lavorazioni agricole che vengono svolte anche di notte – a svolgere il loro lavoro nei campi, con il rischio di incontrare direttamente i malintenzionati.
«I furti nelle campagne – commenta Stefano Calderoni, presidente provinciale di Cia Ferrara –ci sono sempre stati ma sono diventati ora un fenomeno davvero dilagante e preoccupante. Nei mesi scorsi abbiamo lavorato, insieme alle altre associazioni di categoria, per creare forme coordinate di controllo e sorveglianza con le forze dell’ordine che speriamo diventino presto operative. Penso che trovare un accordo di collaborazione con chi presidia quotidianamente i territorio sia una delle vie da perseguire, pur con le difficoltà che ci saranno nei prossimi mesi a causa della revisione del Corpo Forestale e della Polizia Provinciale. La cancellazione delle Province, infatti – prosegue l’ex assessore provinciale – ha messo in difficoltà operativa queste due importanti forze di presidio territoriale che rischiano di non riuscire a garantire una presenza costante e capillare nelle zone rurali. Una situazione difficile, tanto che anche la Camera di Commercio e i Comuni di Ferrara, Codigoro e l’Unione Comuni Valli e Delizie (Comuni di Argenta, Ostellato e Portomaggiore) – hanno deciso di mettere a bando un contributo per installare sistemi di sicurezza nelle aziende. Il bando – continua Calderoni – prevede uno stanziamento totale di 170.000 euro che potranno essere richiesti, dall’8 settembre al 23 ottobre, per una serie davvero ampia di interventi, dai più sofisticati come sistemi di video – allarme antirapina con rilevamento satellitare collegati alle forze dell’ordine a quelli più comuni come casseforti, sistemi biometrici di rilevamento, sistemi antisfondamento e dispositivi aggiuntivi di illuminazione notturna. La Camera di Commercio restituirà, a seconda del sistema di sicurezza scelto, dal 50% e fino a 2.000 euro per la video-sorveglianza e il 40%, per un massimo di 1.000 euro, per i sistemi più semplici. Un buon contributo che, insieme a un maggior presidio da parte delle forze dell’ordine, è un primo passo verso la messa in sicurezza delle aziende agricole del territorio per consentire agli agricoltori di lavorare con maggiore tranquillità.»