Dopo un’attesa durata un mese e mezzo la sospirata risposta è arrivata. Il sindaco Tagliani incontrerà gli attivisti Lgtb ferraresi (Arcigay, Arcilesbica, Agedo Ferrara e Famiglie Arcobaleno), che nei mesi scorsi hanno raccolto circa 1300 firme – tutte di persone residenti nel territorio comunale -per la campagna “TrascriviAmo”.
La campagna di raccolta firme è partita il via il 14 febbraio, il giorno di San Valentino, e si è chiusa il 17 maggio, in coincidenza con la giornata mondiale contro l’omofobia e la transfobia.
L’obiettivo è far sì che anche a Ferrara il Comune proceda con le trascrizioni dei matrimoni tra persone dello stesso sesso contratti all’estero, come hanno già fatto di loro spontanea iniziativa alcuni sindaci italiani, come quelli di Milano, Roma.
Nel frattempo, dopo la conclusione della campagna, sono stati fatti altri passi in avanti verso il riconoscimento di questo diritto. A partire dal Parlamento europeo che a inizio giugno ha riconosciuto in maniera esplicita la necessità di rafforzare i diritti dei Lgbt, raccomandando, a proposito della famiglia, che in ogni ambito “si tengano in considerazione fenomeni come le famiglie monoparentali e l’omogenitorialità Lgbt”.
A fine giugno, negli Usa, la Corte Suprema ha stabilito che i matrimoni gay hanno valore legale in tutti gli stati americani, anche in quelli in cui non sono previsti dalle leggi.
Rimanendo in Italia, invece, pochi giorni fa una coppia di donne omosessuali sposate in Francia ha ottenuto dalla Corte d’Appello di Napoli una sentenza che obbliga il loro Comune di residenza, Avellino, a trascrivere il matrimonio nello stato civile.
L’incontro tra il primo cittadino e la delegazione Lgtb è fissato per venerdì prossimo alle 9 in municipio.