Eventi e cultura
8 Giugno 2015
Intervista allo storico membro dei Pooh che sarà protagonista della serata di beneficienza a favore dell’Anffas

Facchinetti torna a Ferrara tra zanzare e Note d’Amore

di Redazione | 5 min

pooh 1di Anja Rossi

È tutto pronto per lo spettacolo Note d’amore 2, che il 14 giugno vedrà Roby Facchinetti salire sul palco del teatro Comunale insieme al maestro Diego Basso, alle voci di Art voice academy e alle tre orchestre presenti: l’orchestra Città di Ferrara, la Ritmica sinfonica italiana e la Regionale filarmonia veneta. Era infatti il lontano 23 gennaio quando lo storico membro dei Pooh doveva essere a Ferrara con Ron per Note d’amore, la serata di beneficienza a favore dell’Anffas. Due giorni prima, però, Facchinetti era caduto dal palco di The Voice, rompendosi un polso e una gamba, dovendo rinunciare così alla serata di Ferrara. Il 14 giugno, però, Roby Facchinetti ritorna con ancora più voglia di suonare e cantare. L’abbiamo incontrato per voi per sapere di più del suo legame con la città.

Allora Roby, finalmente potremo vederla di nuovo a Ferrara. Come mai questa sua volontà forte di partecipare a Note d’amore?

“Questa mia partecipazione mi riempie di gioia, perché quando ci sono delle iniziative umanitarie e sono serie come questa organizzata a Ferrara, per me è un piacere esserci. Quando mi è possibile, compatibilmente con gli impegni di lavoro, devo dire che accetto sempre”.

Compatibilmente agli impegni di lavoro e soprattutto quando non si crea delle fratture! Come l’altra volta che è caduto dal palco di The Voice due giorni prima dello spettacolo ferrarese…

“Esatto (ride)! È stato un momentaccio e purtroppo l’altra volta non sono riuscito a esserci. Anche per questo mi devo rifare con questa serata del 14 giugno, quindi sono doppiamente felice di esserci. Di essere presente innanzitutto in questo teatro storico straordinario, con a fianco il direttore d’orchestra Diego Basso. E poi, come dicevo prima, sarà una serata dedicata alla beneficienza. Prima il maestro Basso mi ha detto che è già da un mese che i posti sono tutti esauriti e questo non può che farmi molto piacere, perché ciò vuol dire che il pubblico di Ferrara è vicino a questi problemi e a queste iniziative. Sono convinto che sarà una serata da raccontare, come quando si assiste a qualcosa di bello e di interessante”.

E comunque, beneficenza a parte, anche avere Roby Facchinetti al teatro Comunale, visto il sold out, rende felice il pubblico ferrarese. Sente l’affetto della città estense?

“Diciamo così: il pubblico di Ferrara è contento di avere Roby Facchinetti in teatro e Roby Facchinetti è contentissimo di cantare e suonare per il pubblico di Ferrara. Noi, e parlo dei Pooh, abbiamo un rapporto con Ferrara che parte davvero da molto lontano, già dagli anni ’60, quando incominciavamo a fare i primi passi. Tra l’altro i genitori di Dodi ricordo provenissero da Ferrara. Insomma, i Pooh sono vicinissimi alla città di Ferrara davvero da tanto tempo”.

Si ricorda qualche locale o qualche manifestazione a Ferrara in cui ha suonato allora con i Pooh?

“Chiaramente abbiamo suonato nei teatri, nel vostro stadio sportivo, nelle discoteche. E noi, nel tempo dei tempi, direi negli anni ’70, abbiamo suonato anche a non ricordo più bene quale festival. Poteva essere il festival dell’Unità, o dell’Avanti, o di non so quale altro colore politico”.

Avete suonato quindi in mezzo alle zanzare…

“Appunto, le zanzare di Ferrara! Le conosco tutte, le conosco anche per nome. Pensa che era un concerto estivo e c’era il mio pianoforte, che ovviamente come tutti i pianoforti ha dei tasti bianchi e dei tasti neri. A un certo punto mi sono trovato un pianoforte con tutti i tasti neri…”

E le mani viola!

“Esatto, e le mani viola (ride). Però mi dicono che in questi ultimi anni ce ne sono meno di zanzare, o sbaglio?”

Mah, in realtà ce ne sono un po’ meno, ma sono più cattive.

“Eh, perché si sono rafforzate. Insistono. Avete tentato con i pesticidi o altro e loro hanno imparato a riconoscerli, capito?”

Sì…

“Un po’ come per tutti gli animali, come per i topi! Beh, lasciamo stare i topi, però per le zanzare è vero. La zanzara di Ferrara è corazzata, è una zanzara doc. Le zanzare di Ferrara hanno fatto un contratto con l’ospedale di Ferrara, per le donazioni di sangue”.

Roby, mi lasci stare l’ospedale di Ferrara che su Estense.com poi creiamo una serie di commenti che non finisce più. Torniamo a parlare invece dello spettacolo al Comunale. A queste zanzare di Ferrara cosa racconteremo il 14 giugno?

“Loro staranno zitte e brave ad ascoltare la buona musica. Perché quando c’è della buona musica – e quella diretta dal maestro Basso lo sarà – anche le zanzare si incantano ad ascoltarla. Scherzi a parte, sarà una serata indimenticabile per tutti, perché ci sarà musica che emoziona, che fa sorridere, che fa gioire facendo anche solidarietà. Ne vale assolutamente la pena venire”.

Il maestro Basso (in una sua intervista a Estense.com) faceva alcune anticipazioni sul programma della serata di Note d’amore 2. Tra l’altro ci raccontava che riporterete a teatro anche il Parsifal. Ci vuole dire qualcosa?

“Per la parte strumentale useremo le tre orchestre a pieni polmoni. Parsifal è una delle nostre pietre, forse la più importante musicalmente parlando. È un brano che, se non lo facciamo con i Pooh, il nostro pubblico ci aspetta fuori per menarci! Con questa super orchestra non vedo l’ora di salire sul palco ed emozionarmi, divertirmi e fare emozionare il pubblico”.

Roby, un’ultima cosa. Nuovi progetti per il futuro? C’è qualcosa in cantiere?

“Dopo The Voice, con i Pooh sto pensando al nostro cinquantennale. Il prossimo anno sarà il 50esimo compleanno del gruppo, lo sapevi no? Sarà il più grande concerto della nostra vita. Noi, che siamo stati i primi a portare i grandi concerti in Italia, saremo gli ultimi a fare un tour con un concerto che lascerà sicuramente il segno. Dove e quando verrà ufficializzato a settembre. A fine estate sapremo tutto, vita, mor… No, morte no. Diciamo così: a settembre saprete vita e miracoli dei Pooh”.

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