Eventi e cultura
29 Maggio 2015
Un manoscritto autografo dell'Ariosto e la prima guida enogastronomica italiana in Ariostea

Una mostra per gustare ricettari antichi e moderni

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Ferrara Cameristica al ridotto del Comunale

Sabato 20 aprile alle 15.30 al Ridotto del Teatro Comunale gli studenti delle classi di musica da camera dei Conservatori di Ferrara e Rovigo presenteranno un concerto dedicato alle forme classiche del repertorio della prima parte dell’Ottocento

In Ariostea vita e opere di Ingmar Bergman

Sarà dedicata alla vita e alle opere del regista svedese Ingmar Bergman, in un percorso psico-biografico, la nuova conferenza del ciclo di incontri 'Anatomie della mente' in programma giovedì 18 aprile alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea

Escher: fonti e confronti. Una conferenza di Vasilij Gusella

Giovedì 18 aprile, alle ore 17.00, presso la Sala Rossetti di Palazzo dei Diamanti avrà luogo il secondo appuntamento del ciclo di conferenze a corredo delle mostre Escher e Mirabilia estensi. Wunderkammer che hanno aperto al pubblico lo scorso 23 marzo.

A Schifanoia due giorni per celebrare il Guercino

"Con lagrime di giubilo agli occhi" è il convegno che intende celebrare il Guercino, genio della pittura emiliana. Si terrà venerdì 19 e sabato 20 aprile nel nuovo spazio conferenze del museo Schifanoia

ImageProxyÈ stata inaugurata lo scorso sabato 23 maggio nella sala Ariosto della biblioteca comunale Ariostea (via Scienze 17) la mostra bibliografica “Il gusto nei libri, ricettari e usi gastronomici tra gli scaffali della Biblioteca comunale Ariostea di Ferrara”. L’esposizione, curata da Arianna Chendi e Angela Poli, intende accompagnare il visitatore lungo un percorso, più tematico che cronologico, attinente al cibo e all’alimentazione, raccontato dai libri e dai documenti presenti nelle raccolte della Biblioteca comunale Ariostea.

Il viaggio proposto parte dall’attività dei più celebri scalchi e trincianti del Rinascimento, un nome su tutti Cristoforo Messisbugo con il suo celeberrimo Banchetti, compositioni et vivande come omaggio iniziale alla Corte ferrarese; si prosegue con la presentazione di alcune delle opere classiche della cucina medievale e rinascimentale: da notare la proto-edizione del 1475 del De honesta voluptate et valetudine del Platina per l’eleganza e sobrietà dei caratteri e la freschezza e attualità delle ricette descritte o la vignetta xilografica dell’Epulario del Rosselli, raffigurante l’interno di una cucina con i lavoranti intenti alla preparazione dei cibi.

Non può mancare un riferimento al mondo agricolo attraverso la presentazione di alcuni classici trattati di agricoltura illustrati da splendide tavole. L’atmosfera del lavoro dei campi emerge in tutta la sua concretezza dal Libro dei contadini autografo di Ludovico Ariosto: nella sala che ospita la sua tomba, è possibile far dialogare in un confronto ideale i versi dell’Orlando furioso con le più prosaiche parole dell’uomo che attende agli affari di casa, occupandosi di animali, pelli e rapporti tra i lavoranti. Proseguendo si avrà un piccolo cenno ai trattati medico-sanitari che dispensano consigli anche sull’alimentazione, come quello del dottor Fletcher (secolo XIX) che consiglia di masticare ogni boccone cento volte.

Ancora, si segnala Il ghiottone errante, 1935 prima guida enogastronomica italiana e alcune piccole curiosità ferraresi come la Zzirudela di Ugo Vasè in occasione di un pranzo sociale nel 1921 o la Settimana del mangiarino ferrarese, concorso a premi tra i ristoranti cittadini del 1962. Seguono vetrine dedicate ad alcuni cibi tipici: il pane e il salame; i pesci e l’anguilla tipici di un territorio un tempo prevalentemente acquatico; i prodotti orticoli e la frutta, il formaggio, il vino e il dolce per eccellenza della nostra tavola: il pampapato. Da notare, tra l’altro, un articolo di Corrado Govoni sul pane; un divertentissimo disegno di un’anguilla pescata nelle Valli di Comacchio nel Settecento; un curioso manoscritto del bottigliere di papa Paolo III, del 1539, vera e propria disamina sulla qualità dei vini presenti sul territorio italiano; un piccolo libro del XVII secolo dedicato al cioccolato del medico spagnolo Antonio Colmenero de Ledesma dove si menziona la bevanda calda per la prima volta, solo per citarne alcune.

In occasione dell’inaugurazione si sono potuti gustare assaggi di pampapato e vino messi a disposizione dal negozio di tipicità ferraresi ‘Ferrara Store’, che ha anche allestito un’esposizione di prodotti tipici nostrani. La mostra resterà aperta fino al 30 luglio: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18.30; il sabato dalle 9 alle 12.30.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com