Sport
13 Maggio 2015
Tre le squadre: minibaseball, ragazzi tra gli 8 e i 12 anni e quella composta dagli amatori

Rinasce dopo 30 anni il Ferrara Baseball Softball Club

di Redazione | 5 min

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20150513_120811di Luca Braccu

Saper partecipare, saper vincere, saper perdere. Educare alla competitività, alla collaborazione, alla solidarietà, al rispetto, a dare sempre il meglio di sè. È questa la disciplina. Proiettare alla stretta di mano, ad essere quelli che non fanno i furbi, è questo il fair play. Ecco alcune delle caratteristiche e dei buoni presupposti che intersecano la rinascita del baseball ferrarese, “Ferrara Baseball Softball Club”.

“Siamo rinati dopo 30 anni. Ritrovarmi a parlare con delle persone abituate a farlo mi imbarazza – spiega Edmondo Squarzanti, presidente della società -. Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno permesso la rinascita del baseball ferrarese, i bambini, i genitori dei bambini, le istituzioni, l’assessore Merli, il dottor Molinari, il presidente del Csi Renato Dionisi, il presidente regionale della Fibs Gigi Mignola, la professoressa Luciana Pareschi, delegato del Coni. La storia del baseball nasce negli anni ’70 e siamo tutti venuti dalla stessa base. Noi dal niente siamo arrivati in serie C. Fino ad oggi abbiamo avuto come piazzamento e riconoscimento quello dei veterani, che sono arrivati terzi”.

In rappresentanza dell’amministrazione comunale, Simone Merli, assessore allo sport, si dichiara favorevole all’iniziativa: “A me, come amministrazione non può che far piacere che uno sporto come il baseball possa ritrovare il suo spazio. Credo che sia giusto che l’amministrazione crei delle strutture adatte per il baseball, anche perché i bambini e i ragazzi, rispetto ai veterani, per ragioni di tempo, organizzazione e luogo, necessitano di una soluzione strutturale idonea”. Non sono mancati i consigli da parte di Luciana Pareschi, delegato del Coni: “Mi fa piacere vedere l’entusiasmo dei dirigenti sportivi quando nasce una società sportiva nuova. Do un consiglio alla società. Avete un progetto, non fatevi troppe illusioni, 1500 contatti sono troppi. La scuola oggi è sovraccontattata. Il vostro entusiasmo è utile per capire quali siano gli obbiettivi, i punti focali. A Ferrara per uno sport nuovo c’è sempre grande entusiasmo, che poi però spesso va a scemare. Non pensate di avere troppo appoggio dalla scuola”.

La storia del baseball ferrarese nasce negli anni 70, un po’ per aggregazione di alcuni ragazzi appassionati allo sport, ma inevitabilmente grazie anche alla persona di Renzo Polelli, professore di ginnastica, che incuriosito dalle dinamiche della disciplina del baseball organizza i giovani ragazzi in una squadra. Inizia così una serie di tornei che porta il team a qualificarsi in un campionato di serie D per poi essere promosso in serie C. Ottimi i risultati per le squadre giovanili che emergono trionfatrici ai campionati regionali classificandosi in prima posizione. Per di più le soddisfazioni si manifestano anche nella realizzazione di una squadra femminile di softball. Il motovelodromo diviene la cornice di allenamenti e partite in virtù dello sponsor storico Autoricambi Masini e di un campo assegnato all’attuale parco urbano.

Dopo 30 anni di assenza dallo scenario di gioco, l’incontro tra due personalità, il giocatore semiprofessionista Enmanuel Herrera e Fabio Abetini, giocatore della Autoricambi Masini, avvenuto due anni fa, sollecita la riattivazione dei motori che porta il Ferrara Baseball a rimettersi in gioco. Unica provincia peraltro della regione Emilia Romagna con trascorsi considerevoli pur non godendo di una rappresentanza. Grazie alla risposta dei ragazzi nonché delle scuole, dove sta emergendo un importante lavoro di minibaseball e baseball, sta inoltre prendendo corpo un progetto definito “il filo Conduttore”, con un contatto stimato per il 2015/2016 di circa 1500 ragazzi. Peraltro le iniziative sono suffragate dalla risposta di molti veterani, i quali non soltanto hanno accettato di tornare ad allenarsi ma di dare manforte al settore giovanile, autotassandosi per le spese necessarie e utili ai materiali e alle strutture. L’associazione con il Csi fino ad oggi ha consentito alla società di poter svolgere tutte queste iniziative e attività, giungendo a costituire un’Associazione Sportiva Dilettantistica con una struttura propria, sia al fine di dar luogo alle iscrizioni alla Fibs e al Coni, sia anche per fruire dei riconoscimenti ufficiali e poter svolgere le gare che consentiranno al Ferrara Baseball di delineare un percorso di crescita. Il progetto principale è incentrato sull’attività giovanile, in linea con il “Progetto Sport di Classe” che prevede l’impegno congiunto del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (Miur), del Comitato Olimpico Nazionale (Coni) e della presidenza del Consiglio dei Ministri, che promuove l’attività fisica fin dalla scuola primaria. Il portavoce del Fibs si è manifestato nella presenza di Gigi Mignola, il presidente regionale della Fibs, che si è espresso così in merito all’iniziativa: “Sono abbastanza emozionato perché Ferrara è la mia città sono nato qui. La cosa che mi piace di più di questa situazione è la rinascita del baseball a Ferrara. La cosa che per me è importante è il patto generazionale, lo stiamo sostenendo. Concordo sul fatto che dalla scuola ci si debba aspettare ciò che la scuola vuole dare”.

Il baseball ha originali modalità di svolgimento dove convivono caratteristiche di sport individuali e di squadra, dove per emergere non è necessario essere dei super atleti e valorizza le proprie caratteristiche per il gran numero di ruoli che si possono interpretare, in cui subentrato anche alcuni aspetti mentali. Ad esempio, elaborare un grande numero di informazioni in tempi brevi aumentando le proprie capacità di attenzione e concentrazione. Rispettare le regole, sia quelle imposte per il gioco, che quelle dettate dalla squadra per lo sviluppo strategico. In particolar modo il possesso della palla non è il presupposto indispensabile per poter segnare dei punti come avviene nel calcio, nella pallacanestro o nell’hockey… I punti si segnano correndo e conquistando delle basi prima di essere eliminati.

Ad oggi si valutano alcuni seri intendimenti con il Comune di Argenta in virtù di un’adesione di oltre il 30% degli studenti che richiede di praticare questo sport. Attualmente la società vanta di un’ottantina di tesserati atleti tra giovani e veterani che partecipano al Lab (Lega Amatori Baseball) con un discreto successo. Tre sono le squadre presenti: una minibaseball, una di ragazzi compresi tra gli 8 e i 12 anni e per ultima quella composta dagli amatori.

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