Venerdì 8 maggio alle ore 20 sarà L’Orfeo di Monteverdi a venire proposto al pubblico nella sua prima esecuzione integrale cittadina. Il celeberrimo titolo – universalmente considerato il primo esempio di opera lirica come la intendiamo ancora oggi – vedrà sul palco del Comunale l’Orchestra da Camera Lorenzo Da Ponte, il Coro Accademia dello Spirito Santo di Francesco Pinamonti e un cast di livello assoluto, composto da voci specializzate nel repertorio monteverdiano: Mauro Borgioni (Orfeo), Alice Rossi (Euridice), Sonia Tedla Chebreab (La Musica), Luciana Mancini (Silvia e Messaggiera) Marina De Liso (Speranza e Proserpina) e Abramo Rosalen (Caronte). Accanto a loro Matteo Mezzaro, Andrea Arrivabene, Paolo Bassi, Claudio Zinutti, Sheila Rech e Danilo Zeni. Sarà sul podio il maestro Roberto Zarpellon, in questi anni a capo di numerose produzioni nell’ambito del repertorio barocco, molto apprezzate dal pubblico ferrarese.
Quella meravigliosa “favola in musica” che è L’Orfeo di Monteverdi, fu composta su libretto del mantovano Alessandro Striggio, e andò in scena il 24 febbraio 1607 nel Teatro del Palazzo Ducale di Mantova, con immediato successo. Nonostante il terreno per arrivare a questa forma di teatro con musica fosse già stato preparato dalla Camerata fiorentina, nell’intento umanista di riprodurre lo stile drammatico degli antichi greci, fu solo a partire da L’Orfeo di Monteverdi che si creò un genere poi ripreso in ogni parte del mondo per tutti i secoli successivi. Lo stile della musica è cambiato di continuo, ma i principi che fondano L’Orfeo sono ancora tutti attuali. Vi troviamo già temi musicali associati ai personaggi, alternanza di arie e recitativi, brani eseguiti solo da strumenti, momenti di danza: tutto quello che serve ad uno spettacolo completo sia sul piano musicale che teatrale. La vicenda, mito tra i più celebri, narra di Orfeo che, pieno di gioia per le nozze imminenti con la bella Euridice, apprende che è morta morsa da un serpente. Scende a recuperarla agli Inferi, regno di Plutone e Proserpina, facendosi traghettare attraverso il Lete da Caronte, persuaso dalla bella aria “Possente spirito”. Mentre sta riaccompagnando Euridice nel regno dei vivi, contravviene al divieto di voltarsi a guardarla, perdendola così una seconda volta. A questo punto a tutti i mali pone rimedio un intervento di Apollo, davvero provvidenziale.
L’esecuzione, condotta con quella libertà propria degli usi dell’epoca che rendono ogni Orfeo di Monteverdi diverso dal precedente (il Maestro Roberto Zarpellon ha addirittura previsto come omaggio alla città di Ferrara, una breve Toccata di Frescobaldi ad apertura del terzo atto), sarà arricchita dalla mise en éspace del regista Marco Bellussi, progetto scenico realizzato con la collaborazione di Emiliano De Lello e Matteo Paoletti Franzato.
I biglietti ancora disponibili sono in vendita da 32 a 12 euro. Per i giovani entro i 30 anni, sconto del 50% sul prezzo del biglietto intero. Ricordiamo inoltre le formule Lirica in famiglia (biglietto a 5 euro per ragazzi sino a 12 anni).
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