di Giuseppe Malatesta
Codigoro. In occasione delle celebrazioni per il 70° anniversario della Festa della Liberazione, è stata inaugurata nella residenza Municipale la “Cella Ludovico Ticchioni”, un luogo della memoria intitolato al partigiano e studente liceale che proprio a Codigoro perse la vita, fucilato il 14 febbraio 1945 all’età di soli 16 anni nella piazza centrale Matteotti.
“Con la piccola cella Ticchioni inauguriamo oggi simbolicamente un progetto più ampio di riqualificazione e ripristino delle ex carceri comunali – ha fatto presente il sindaco Rita Cinti Luciani – e cioè di quello che vuole essere un luogo della memoria che mantenga vivo il ricordo di coloro che hanno dato la loro vita per la libertà della nazione. Donne e uomini, come Ludovico Ticchioni, mossi da ideali forti e dalla voglia di conquistare, anche a rischio della loro stessa vita, una democrazia che spesso diamo per scontata”.
Nei locali delle ex carceri (poste sul retro di quello che oggi è la sede municipale, in Piazza Matteotti) negli anni tra il ’43 e il ’45 passarono oltre duecento prigionieri, interrogati e torturati tra le mura delle piccole celle denominate “fasanare” per via delle loro dimensioni ridotte che ricordano le gabbie in cui venivano rinchiusi i fagiani. La stessa cella Ticchioni sarà ulteriormente arricchita e completata con oggetti originali rinvenuti, con pannelli illustrativi e con l’inferriata originale ristrutturata che la separava dal cortile. Da subito sarà visitabile e vede già esposti alcuni utensili e manufatti autentici, insieme ad una incisione che riporta una delle ultime testimonianze del partigiano Ticchioni, tratte dal suo diario di prigionia: “Sono sicuro che oggi sarà il mio ultimo giorno di vita. Non mi importa di morire”.
“Il recupero di questo luogo simbolo – ha continuato il primo cittadino – rientra in un progetto storico culturale denominato “Linea Gotica”, realizzato da Delta 2000 e dalla Provincia di Ferrara con l’impiego anche di fondi europei. E’ da loro che questa inaugurazione è resa possibile, grazie ad un finanziamento che è stato affiancato alle nostre risorse e ci ha permesso di entrare a far parte di un percorso storico che coinvolge diversi luoghi della nostra provincia e oltre”.
“Abbiamo finanziato questo e altri progetti che hanno l’obiettivo di fissare nella memoria luoghi fortemente rappresentativi della nostra storia – ha detto il presidente di Delta 2000 Lorenzo Marchesini, presente alla cerimonia -, fortunatamente sostenuti dall’Unione Europea, che riconosce i valori della nostra resistenza e ci consente oggi, anche economicamente, di realizzare un progetto dal grande valore storico culturale, senza dimenticare il grande contributo fornito da storici e intellettuali del territorio”.
La ricostruzione storica è stata affidata allo storico Davide Guarnieri, autore del libro “Ludovico Ticchioni, un liceale partigiano”, che ha ripercorso i momenti salienti della vicenda storica e della lotta partigiana codigorese, narrando i fatti che portarono Ludovico ad unirsi alla 35° Brigata Garibaldi, al suo arresto nel 1944 e alla sua prigionia durata 49 giorni. Liberato con l’inganno dai fascisti insieme al compagno Gino Villa, sarà poi freddato a tradimento dalle brigate nere, con il pretesto di un loro tentativo di fuga. Il taglio inaugurale del nastro è stato affidato al giovanissimo Federico Zanellati, dieci anni e sindaco dei ragazzi.
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