Bnl Gruppo Bnp Paribas e Ucid Ferrara hanno sottoscritto un accordo dedicato alle imprese associate attive sul territorio. Nello specifico Bnl mette a disposizione delle aziende un plafond di 10 milioni di euro per favorire il consolidamento dell’attività d’impresa, lo sviluppo imprenditoriale – sia in Italia sia sui mercati internazionali – e la realizzazione di “Reti d’impresa” fra gli associati.

L’intesa prevede, inoltre, un’offerta a condizioni dedicate di prodotti, servizi e soluzioni appositamente studiata per sostenere le diverse esigenze di finanziamento delle aziende associate, oltre all’opportunità di contare sulla consolidata esperienza internazionale di un Gruppo attivo in 75 paesi nel mondo.

“Con questa iniziativa Bnl  conferma il proprio impegno nei confronti dell’economia reale – afferma il Gruppo – e ribadisce la vicinanza alle più qualificate associazioni che a livello locale rappresentano i settori imprenditoriali del nostro mondo produttivo ed industriale, conosciuto ed apprezzato anche all’estero, ponendosi come un vero e proprio partner per gli imprenditori”.

“Per noi – afferma il presidente di Bnl Luigi Abete – l’Emilia Romagna e Ferrara in particolare è un’area di sviluppo”.

Alla firma dell’intesa sono intervenuti Antonio Schiavo, direttore Territoriale Retail e Private Nord Est di Bnl; Alfredo Santini, Presidente Ucid Ferrara e la partnership è stata siglata oggi in occasione del convegno “Ferrara 2030: ritrovare il coraggio di costruire il futuro” organizzato dall’Associazione presso la sala conferenze della Camera di Commercio, con la collaborazione di Bnl Gruppo Bnp Paribas.

Proprio Santini (Ucid) e Abete hanno rispettivamente aperto e chiuso il convegno dedicato alle idee per costruire il futuro a lungo termine del territorio ferrarese. Santini ha parlato dei “timidi segnali di ripresa” degli ultimi mesi di cui approfittare, puntando l’attenzione sulla necessità trovare l’interesse degli istituti di credito più forti per permettere alle aziende di accedere al credito e trovare la liquidità necessaria per sbloccare gli investimenti. L’ex presidente di Carife si mostra molto ottimista sul futuro di Ferrara: “Il territorio ha l’opportunità di tornare allo sviluppo”, anche con un occhio di riguardo agli anziani con la proposta di sviluppare un settore ad hoc legato all’ospitalità “che ha molte possibilità attrattive”.

Lungo l’intervento finale di Abete, che ha ribadito il proprio legame con il territorio estense e ha analizzato, mostrando segni di ampio apprezzamento, il Jobs Act soprattutto per “gli sgravi a imprese e lavoratori” e per l’introduzione di “meccanismi di responsabilizzazione reciproca”, utili a consentire la formazione e il consolidamento professionale nelle imprese, “soprattutto nei nuovi settori che faranno occupazione” e in un Paese “che vede circa 3 milioni di persone senza lavoro”.