Economia e Lavoro
11 Novembre 2014
Presentato il nuovo bando per le imprese femminili attente a salute e sicurezza

Le buone prassi che premiano le aziende ‘rosa’

di Redazione | 4 min

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cciaa bando imprese rosadi Marcello Celeghini

Raccogliere tutte le ‘buone prassi’ delle imprese della provincia in materia di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, di rispetto della salute e della sicurezza dei dipendenti creando così una sorta di vetrina per le stesse imprese. È questo l’intento del nuovo bando, promosso dalla Camera di Commercio e dall’Ufficio della Consigliera Provinciale di Parità, per cercare pubblicizzare le imprese femminili virtuose e attente alle tematiche di parità di genere. Il bando, presentato questa mattina nella Sala Giunta di Largo Castello, per ora non prevede benefici economici che, comunque, sono già stati annunciati ed arriveranno in un secondo momento.

Il bando, che aprirà il primo dicembre fino al 30 maggio 2015, è destinato alle imprese di ogni dimensione e di tutti i settori economici a conduzione o a prevalente partecipazione femminile con sede nel territorio provinciale di Ferrara. I requisiti di partecipazione riguardano l’attuazione da parte dell’azienda comportamenti o iniziative relative, ad esempio, alla realizzazione ed attivazione di nidi o micro-nidi aziendali, azioni finalizzate all’aggiornamento continuo delle donne assenti dal lavoro per maternità o malattia per lunghi periodi e all’attivazione di modalità flessibili di part time e dell’orario full time. La domanda di ammissione potrà essere presentata a mano negli uffici della Cciaa, per posta raccomandata indirizzata all’Ufficio Marketing del Territorio, Innovazione e Qualità o per via telematica all’indirizzo di posta certificata camerale protocollo@fe.legalmail.camcom.it. I benefici per le aziende nel partecipare al bando saranno soprattutto di immagine e reputazione: le imprese si troveranno in una rete di aziende virtuose e responsabili e avranno visibilità nazionale tramite il web ed eventi.

“Questo bando nasce dalla necessità di un’analisi sulle imprese socialmente responsabili. – spiega la Consigliera di provinciale di parità Donatella Orioli- So per certo che in provincia ci sono molte imprese assai sensibili a queste tematiche. Il bando vuole anche affrontare il problema sempre più rilevante di ricollocare lavoratrici e lavoratori affetti da patologie oncologiche e invalidanti che desiderano rientrare in azienda. A questo scopo, nei prossimi mesi, predisporremo un piano di aiuti alle imprese per far fronte a questo diritto di essere ricollocati in un altro ruolo all’interno della stessa azienda”.

In occasione della presentazione del bando, la Camera ha diffuso anche alcuni interessanti dati riguardanti le imprese ‘rosa’ in provincia. Nel 2013 il tasso di occupazione femminile era a Ferrara al 56,3% ben oltre la media nazionale ferma al 46,5%. Ben peggiore il dato della disoccupazione femminile in provincia al 17,2% che supera anche il dato nazionale (13,1%). Al 30 settembre 2014 le imprese femminili sul territorio provinciale erano 7.426, il 22,4% del totale delle imprese ferraresi. Un dato che vede Ferrara prima in regione ( Piacenza 21,7%, Rimini 21,5%, Modena 20,6 %, Ravenna 20,5%, Bologna e Forlì 20,3%, Parma 19,9 % e fanalino di coda Reggio Emilia con il 17,6%). Ancor più sorprendente è il dato della variazione della percentuale rispetto all’anno precedente: Ferrara è l’unica città in regione con indice positivo +1,2, mentre si assistono a veri e propri tonfi a Reggio Emilia -9,4, Forlì -9,0 e Bologna -7,0.

“È una fotografia positiva dell’imprenditoria ferrarese.- sostiene il presidente della Camera di Commercio Paolo Govoni- Circa ¼ delle imprese in provincia sono femminili e questo dato ci porta ben oltre le medie nazionali e regionali. Queste imprese sono assai dinamiche e molto innovative e più propense all’assunzione dei giovani. Il mondo femminile da noi va sempre di più verso una parità effettiva, l’unico dato che vede le donne penalizzate rispetto agli uomini è quello riguardante le retribuzioni. Fondamentale, quindi, la presenza di questo bando che va a premiare proprio le aziende che sostengono le lavoratrici che si devono dividere tra casa e lavoro”. Sulla stessa linea anche il pensiero di Gisella Ferri, presidente del Comitato per l’imprenditoria femminile della Cciaa ed imprenditrice nell’azienda di famiglia a Tamara (Copparo). “Per una donna è sempre molto difficile conciliare il lavoro e la famiglia. Nelle nuove generazioni fortunatamente gli oneri famigliari sono sempre più suddivisi tra i componenti della coppia. Il mondo del lavoro deve sempre più evitare di mettere la donna davanti alla scelta tra lavoro o famiglia, perché con i giusti supporti è possibile coniugare entrambi”.

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