Economia e Lavoro
13 Aprile 2010
Nei primi nove mesi del 2009 calo del 40,7% degli importi degli affidamenti

A Martinelli la gestione della crisi nell’edilizia di Ferrara

di Redazione | 3 min

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Due ferraresi, una donna di 46 anni e un uomo di 55 anni, rispettivamente amministratore di diritto e di fatto di una società fallita con sede nell'Alto Ferrarese, sono stati condannati a 6 anni e 4 anni e 4 mesi dal tribunale di Ferrara con l'accusa di bancarotta fiscale

Un settore che risente della crisi, anche in provincia di Ferrara. I dati del settore edile, diffusi oggi nel corso dell’assemblea di Ance Ferrara, parlano di un calo degli affidamenti del 40,7% in termini di importo nel periodo gennaio–agosto 2009 rispetto allo stesso periodo del 2008, con un calo del -43,6% in termini di numero di affidamenti. Anche per quanto riguarda il mercato degli immobili in provincia di Ferrara l’ammontare delle compravendite di abitazioni nel 2009 sono state 3.233, con una riduzione del 15,1% rispetto allo stesso periodo del 2008.

Difficile anche la situazione per quanto riguarda l’erogazione del credito, la variazione percentuale tra il primo semestre 2009 ed il primo semestre 2008 dei flussi di nuovi mutui erogati per investimenti in edilizia residenziale è pari a -30,2%, mentre per l’edilizia non residenziale la variazione è stata pari a -43,3%.

“Per contrastare gli effetti di questa congiuntura negativa e rilanciare l’economia reale a livello locale – ha detto nella sua relazione Paolo Martinelli, nuovo presidente di Ance Ferrara – è opportuno puntare sul ruolo anticiclico degli investimenti infrastrutturali attraverso l’adozione di misure volte a sostenere l’attività delle piccole e medie imprese edili. Il finanziamento di un piano di opere piccole e medie immediatamente cantierabili rappresenta una componente indispensabile della politica per il rilancio dell’economia a livello locale, già positivamente sperimentato in altre Regioni italiane ed in altre Nazioni  europee”.

A livello locale “sono programmati rilevanti lavori legati alla realizzazione di importanti infrastrutture – ha detto Martinelli – che permetteranno a Ferrara di essere al centro di nuove vie di comunicazione come l’ Autostrada Regionale Cispadana, la Ferrara mare e l’idrovia ferrarese. Anche questi cantieri devono partire al più presto e non possono ulteriormente attendere, nella convinzione comunque che l’urgenza non deve mai far mettere in secondo piano il rigoroso rispetto delle regole degli appalti, vera garanzia per una reale ed imparziale concorrenza tra i vari operatori economici. Queste rilevanti infrastrutture saranno certamente fondamentali per il nostro territorio, in quanto oltre che volano per l’economia locale saranno di grande servizio ed utilità per tutti i cittadini ferraresi”.

Da parte di Ance Ferrara arriva anche un appello agli enti locali del territorio sui nuovi strumenti urbanistici. “Ciò che ci preoccupa fortemente – ha detto Martinelli – sono i lunghissimi tempi di approvazione. All’approvazione del PSC da parte del Comune di Ferrara si è arrivati dopo molti anni di lavoro e dopo un lungo periodo di presentazione e confronto a tutti i livelli, con un coinvolgimento fattivo anche della nostra Associazione. Ci chiediamo ora quanto tempo sarà necessario per dare concreta attuazione alla volontà pianificatoria dell’Amministrazione con l’adozione e la successiva approvazione di RUE e POC. Quasi tutti gli altri Comuni della Provincia sono in fase ancora meno avanzata e ciò ci preoccupa molto, sia per i tempi delle definitive approvazioni che per la scarsa presenza di percorsi di coinvolgimento e discussione con le Associazioni, i cittadini e le Imprese su temi determinanti per lo sviluppo del territorio”.

“La situazione del settore è molto critica – ha detto nel suo intervento Paolo Buzzetti, presidente nazionale di Ance – con numeri importanti a livello nazionale. Il dato fondamentale è che abbiamo avuto un calo del 30% in edilizia nel campo residenziale e del 23% nei lavori pubblici. I dati ferraresi, qui elencati, sono purtroppo peggiori anche rispetto alla media nazionale e regionale, sia per quanto riguarda gli investimenti che per il credito. Pesa anche la conflittualità di competenze tra i poteri pubblici, Governo, Regioni, Enti Locali, soprattutto per quanto riguarda la semplificazione, un tema sul quale non smetteremo di sollecitare le pubbliche amministrazioni, anche per quanto riguarda i tempi di pagamento”.

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