Cronaca
14 Aprile 2010
Sesto appuntamento con i “Caffè delle Scienze”

I geni e l’infarto, rischi ereditari

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Bancarotta fiscale. Stangate per due ferraresi

Due ferraresi, una donna di 46 anni e un uomo di 55 anni, rispettivamente amministratore di diritto e di fatto di una società fallita con sede nell'Alto Ferrarese, sono stati condannati a 6 anni e 4 anni e 4 mesi dal tribunale di Ferrara con l'accusa di bancarotta fiscale

Paziente assunse ivermectina contro il Covid, ma morì. Ex medico finisce a processo

È stata fissata per il 27 maggio l'udienza predibattimentale del processo per omissione di soccorso a carico di Alberto Dallari, il 69enne medico (oggi in pensione) di Reggio Emilia, che aveva preso in cura domiciliare Mauro Gallerani, 68enne di Corporeno colpito dal Covid-19 e poi deceduto dopo un mese di ricovero ospedaliero

Tredicenne bullizzato e vittima di estorsioni dai compagni di scuola

Bullizzato e vittima di estorsioni da parte dei suoi compagni di classe. Un tredicenne ferrarese ha ottenuto giustizia grazie all'intervento dei carabinieri che hanno individuato i suoi aguzzini, tre suoi coetanei, ritenendoli i presunti autori del reato e segnalandoli alla Procura presso il Tribunale dei Minorenni di Bologna

“I geni e l’infarto. Uno studio internazionale del genoma umano identifica fattori di rischio ereditari per l’infarto  del miocardio”. E’ questo il titolo del sesto appuntamento dei Caffè delle Scienze che si terrà oggi alle 18.30 alla Caffetteria Castello con il prof. Francesco Bernardi, ordinario di Biochimica e Direttore del Dipartimento di Biochimica e Biologia Molecolare di Unife.

La Ricerca Unife torna nei bar della nostra città per raccontarsi e lasciarsi interrogare, per consentire ai cittadini di scoprire gli studi e le scoperte, ma anche  la fatica, gli entusiasmi, le difficoltà del mestiere del ricercatore. Sono tutto questo i ‘Caffè delle Scienze’, iniziativa del gruppo “Stamina”, la rete di ricercatori dell’Università di Ferrara che si occupa di cellule staminali coordinata dal prof. Michele Simonato della Sezione di Farmacologia di Unife, arrivati quest’anno alla quarta edizione, con una media di presenze sempre altissima .

Come afferma il prof. Simonato, “si tratta di presentazioni in forma divulgativa dell’attività di ricerca in corso nel nostro Ateneo, tenute dagli stessi ricercatori in un ambiente rilassato, informale, divertente: quello dei bar della città. Al termine della relazione, viene dato spazio ad un dibattito. Oltre ai bar, che gentilmente forniscono gli spazi ed un piccolo buffet, all’iniziativa aderisce il Conservatorio ‘G. Frescobaldi’, che cura uno splendido accompagnamento musicale”.

Esistono geni coinvolti nell’insorgenza dell’infarto prima dei 50 anni d’età? Questo tema è stato al centro dello studio pubblicato sulla rivista scientifica Nature Genetics che ha coinvolto 67 laboratori e circa 200 ricercatori consorziati nel Myocardial Infarction Genetics Consortium e che ha visto la partecipazione dell’Università di Ferrara con iniziative di ricerca di notevole importanza internazionale.

Il lavoro ha studiato con una tecnologia avanzatissima  2.500.000 polimorfismi, cioè le variazioni ereditarie nel genoma, un numero strabiliante che copre l’intero genoma umano. E’ stato studiato il DNA di  pazienti con infarto, in totale circa 20.000 uomini e donne  sotto i 50 anni d’età, provenienti dagli Stati Uniti, dalla Finlandia, dalla Svezia, dalla Spagna e dall’ Italia.

Una serie  di indagini  ha identificato prima, e confermato successivamente, le aree cromosomiche  coinvolte nell’insorgenza dell’infarto miocardico  prima dei 50 anni.  Nove geni hanno superato questo filtro molto rigoroso e contengono variazioni che possono diventare fattori di rischio per l’infarto. Lo studio ha evidenziato come queste variazioni genetiche comportino comunque un rischio modesto di infarto giovanile, pari a circa il 20% in più della popolazione di controllo.

Di notevole interesse è che le osservazioni riportate in questo lavoro  sono in accordo con un modello di insorgenza della malattia che prevede numerosi e modesti fattori  di rischio genetico congiunti a fattori  ambientali che vanno dal fumo, all’alimentazione, alla sedentarietà, e che hanno un peso e un’incidenza maggiore. L’identificazione di questi geni e il loro studio dettagliato apriranno prospettive di terapia e prevenzione ‘mirate’ a geni  prima sconosciuti.

La conferenza vedrà l’accompagnamento musicale del Conservatorio di Ferrara con il duo jazz composto da Jacopo Salieri (pianoforte) e Fausto Negrelli (batteria).

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com