Francesco Fersini
Che ci sia una spaccatura tra l’accoppiata Udc-Nuovo centro destra e il ‘vecchio’ centodestra rappresentato da Forza Italia, Lega e FdI è cosa nota e ad ampliare le distanze ci pensano Francesco Fersini e Nenda Barbieri intervenendo in merito alla campagna elettorale per le regionali.
“Assistiamo con un senso di divertimento misto allo sconcerto alle dichiarazioni degli esponenti del vecchio centrodestra locale – esordiscono i due rappresentanti del Ncd ferrarese -. Si propongono come alternativa all’attuale governo regionale ma non si capisce che alternativa sia, tanto nel metodo quanto nel merito. Il candidato alla presidenza Alan Fabbri si dice oggi avversario del Pd, quando appena un mese fa è stato eletto consigliere provinciale in una lista comune col Pd. Alcuni suoi alleati (Fratelli d’Italia) sino ad un mese fa apostrofavano il loro attuale candidato come “inciucione”. Prendiamo atto del repentino cambiamento di idea, consumato solo in poche settimane, ma questo non rassicura specie poi se parlano di “coerenza” a questo punto non si capisce rispetto a cosa”.
Neda Barbieri
Ma il problema non è solo la coerenza: “Su alcune importanti posizioni del candidato presidente le cronache locali hanno registrato una profonda divisione dentro Forza Italia. Ci si domanda: se non sono uniti in campagna elettorale come potranno essere uniti nel momento di compiere delle scelte di governo?” si chiedono i due che poi passano ad affondare i loro ex compagni di viaggio anche sul merito delle proposte. “Nel merito poi l’alternativa è ancora meno credibile. Infatti la campagna elettorale anziché essere impostata su temi di competenza della Regione (come sarebbe normale) è impostata sul tema immigrazione che è, notoriamente, un tema di competenza esclusiva dello Stato. Delle due l’una: o il vecchio centrodestra non sa di cosa si occupa la Regione oppure sta solo prendendo in giro i suoi elettori. Se è tanto smanioso di trattare questo tema Alan Fabbri può sempre avanzare la sua candidatura a premier (anziché a presidente della Regione) non appena si presenterà l’occasione. Inoltre le proposte sinora avanzate non affrontano i veri problemi della gente”.
Dopo le critiche, arrivano anche le proposte alternative: “Noi intendiamo affrontare la campagna elettorale su tre direttrici: il lavoro, la famiglia, il “dimagrimento” della Regione, temi sui quali non abbiamo sentito proferire verbo dal vecchio centrodestra. Il nostro slogan e filo conduttore dei temi elettorali è “Meno all’ente, più alla gente”. Sui temi abbiamo una serie di proposte che, durante la campagna elettorale, illustreranno i nostri candidati Luca Caprini, Francesca Canella e Roberto Cardi (candidati che, peraltro, non si sono mai fatti eleggere in liste comuni col Partito Democratico) nonché il nostro candidato presidente Alessandro Rondoni. È su queste basi di concretezza e credibilità – concludono Barbieri e Fersini – che intendiamo iniziare a costruire una vera alternativa di governo per l’Emilia Romagna”.
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